Condivido in toto Enrico.
Purtroppo con i "se" e con i "ma" non si va da nessuna parte.
Il perché siamo arrivati a questo punto nel Maghreb arriva (a mio modesto avviso) da molto lontano.
Io non so come sarebbe stata l'evoluzione socio/culturale/politica dei paesi nordafricani e del sahel, senza l'intervento "coloniale" dei vari francesi, spagnoli, portoghesi e (?!?!?) italiani.
So (almeno, credo di sapere...) che dopo il colonialismo "puro", quindi dai processi di indipendenza in poi, chi ha comandato n quei paesi è stato SEMPRE un rappresentante degli interessi degli ex-colonialisti.
Ne consegue che nulla è cambiato (sopratutto dal punto di vista economico); men che meno sull'autodeterminazione.
Basta guardare la 653 e osservare dove e come sono stati tracciati i confini (su quali basi??? boh...).
I tuareg sono solo la punta dell'iceberg. Moltissime etnie vendono "assimilate" in paesi in cui si mescolano lingue, tribù, usi e costumi diversissimi tra loro.
Com'è possibile la convivenza civile in posti dove, oltre ai succitati problemi, manca il pur minimo accenno di democrazia?
Aggiungo che l'overdose di "informazioni" che arriva (per di più distorta) dalle tv, da internet, e così via.... non fa altro che accentuare la frustrazione di milioni di persone.
Come biasimare chi, non sapendo più che pesci pigliare, si getta a piè pari nelle grinfie del primo ciarlatano che promette loro paradisiache vergini (o soldi per sè e famiglia)???
Se pensiamo che da 20 anni a questa parte, una cosa del genere è capitata pure a noi.....(ogni riferimento al ventennio di B è puramente.....VOLUTO).
Il nostro modo di viaggiare DEVE cambiare. Non so come.
So solamente che o ci si adegua (rischi, calcoli, appecoronamenti vari ecc.) oppure......si sta a casa.