La centralina del Td5 è di ottima fattura:

- contenitore dissipante in alluminio;
- coperchio superiore e base inferiore sigillati al telaio con abbondante ermetico;
- circuito stampato completamente resinato;
- connettori in fusione termoplastica con guarnizioni di tenuta.

In altre parole, se non è stata manomessa per il solito chip-tuning, è stagna.

Il controllore è installato nel vano sotto il sedile passeggero, su un supporto metallico sopraelevato la cui quota rispetto al piano stradale è nell'ordine dei 70-80 cm, in funzione del tipo di gomme e di sospensioni di cui è equipaggiato il mezzo.

Il cubicolo sotto il sedile è realizzato in pieno stile Land Rover: qualche fuga tra le lamiere, bulloneria e rivetti passanti, alcuni "simpatici" passacavi in gomma la cui tenuta all'acqua è probabile ma non certa.

Il problema dei guadi superiori alle specifiche Land Rover (50 cm) non investe in particolare la centralina ma ciò che la circonda. Sebbene nel Td5 (e già nel Tdi300) siano impiegati connettori multipolari stagni (non li hanno solo le Toyota, anche le Fiat ormai), non si può dire che il requisito di impermeabilità riguardi anche le scatole portafusibili e gli zoccoli dei relè... il main-relay e l'omologo elemento che comanda la pompa elettrica del gasolio, per citarne due di importanza vitale.

Quindi, analogamente ai modelli precedenti, se l'acqua raggiunge batteria e scatola fusibili/relè davanti alla leva del riduttore, cominciano i problemi. In questi casi l'unica variabile che può aiutarci è il tempo di permanenza in acqua... meglio se breve.

Tralasciando i problemi meccanici ( ), vorrei sottolineare che quando una parte attiva dell'impianto elettrico del mezzo finisce in acqua, siamo in presenza di quanto necessario per intraprendere un'interessante esperienza di tecnica galvanica! Abbiamo una fonte di energia in corrente continua degna di nota, un polo negativo che cede elettroni, un polo positivo disposto ad accettarne in quantità, un elettrolita liquido la cui conducibilità varia in funzione della concentrazione salina e della sospensione d'impurità, un buon numero di elementi sacrificali che vanno dalla parti dell'impianto elettrico stesso, alla carrozzeria, al telaio, eccetera.

Quindi, ammettendo anche di uscire da un guado profondo un metro con le proprie ruote, non si può affermare che non vi siano delle conseguenze più o meno gravi che, aggiungo, non esentano nessuno... anche i Tdi ed i Range. E' evidente che non mi riferisco alla possibilità di trasferire qualche nanometro di materiale metallico da un posto ad un altro ma, in particolare, alla grave perdità di isolamento al quale sarà soggetto l'impianto elettrico.

L'acqua si infila dappertutto, con essa i suoi sedimenti e, quand'anche l'umidità evaporasse, la porcheria rimane, pronta a costituire un'ottimo conduttore di energia al semplice variare del tempo od al formarsi di condensa per effetto del raffreddamento del motore termico che vive sotto i nostri cofani.

Con i motori più elettronici tipo il Td5 c'è qualche problemino in più dovuto al fatto che la sensoristica di bordo (quella sensibile è tutta stagna) è caratterizzata da valori di resistenza interna abbastanza elevati, quindi genera segnali di debole intensità, facilmente perturbabili in caso di presenza di correnti di dispersione elevate.

In un impianto elettrico complesso, come quello di tutte le autovetture costruite nell'ultimo decennio, è difficile stabilire a priori come si distribuiranno eventuali correnti di guasto generate da perdite di isolamento e dove si andranno a concentrare. Di certo vi sono solo i punti di partenza e di ritorno, che possono coincidere con la batteria e con l'alternatore. Quindi, esiste la possibilità che un guasto periferico di un servizio che nulla c'entra con la gestione motore, diventi fonte di problemi.

Dichiarare che il Td5 ha problemi di guado per via della posizione della centralina (peraltro stagna) è schifosamente semplicistico e non corrisponde al vero. Chiedersi come mai LR insista nel posizionare la scatola portafusibili in basso davanti alla leva del riduttore oppure perché non installi l'altra scatola portafusibili in alto nel cofano motore (come nel New Discovery e nei Def Tdi), è un discorso che mi piace di più. Anzi, io sposterei anche la batteria, ci fosse spazio nel cofano...

In conclusione, chi possiede un Def Td5 perda un po' di tempo a sigillare bene il vano batteria e quello della centralina con silicone (possibilmente non acetico). Poi si dedichi anche alle guarnizioni delle portiere (come su qualunque Def o Series). Fatto questo, 80-90 cm di guado con il Td5 nonn sono un problema... a me è capitato e non ho avuto conseguenze di tipo elettrico.

Aggiungo una mia opinione personale: se proprio non è necessario è meglio non giocare in acqua alta.

Ciao.
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Francesco Mazzitelli

Land Rover Defender 90 Td5 - 1999