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Messaggio inizialmente inserito da adolfo:
su tutto questo quanto incide la "longa manus" del potere sia economico che politico occidentale-sia passato che presente-e che ha interessi notevoli anche nelle aree pił desolate? es. l'uranio di Arlit e i fosfati di Bou Craa?
Sempre ben tenendo presente i diretti e indiretti benefici che NOI abbiamo da tutto questo?


Ragazzo, un caffe' doppio e un Irish Coffee: ieri notte ho dormito un'ora e stanotte i nostri non partono ancora (e sono le 03:02)....

Su Bou Craa non so molto. Per quanto riguarda Arlit le prospettive potrebbero non essere disastrose: sembrerebbe in corso una rivalutazione del nucleare nella produzione di energia che, alla luce delle tecnologie del XXI secolo potrebbe perfino essere meno inquinante di altri metodi tradizionalmente utilizzati come ad esempio il carbone e sarebbe senz'altro meno pericoloso, devastante, costoso e socialmente distruttivo della costruzione di grandi dighe.

Premesso questo, il Niger e' un esempio di quello che puo' fare il mercato: ieri l'uranio serviva a tutti e i soldi non mancavano. Nessuno si e' preoccupato del fatto che forse la platea dei compratori era un po' ristretta nel numero e un po' bizzarra nel genere, un genere altamente inaffidabile come i governi stranieri; nessuno nel Niger ha voluto o potuto capitalizzare gli incassi dell'uranio: spesso le proprie tasche offrivano prospettive migliori.

Il risultato e' stato che Chernoby, postaccio in Ucraina nel quale i russi avevano costruito con i piedi una grande centrale nucleare che aveva un livello di sicurezza pari o inferiore al mio cesso, ha innescato un meccanismo transnazionale di rifiuto o interruzione nel progresso del nucleare per produrre energia e dunque nessuno piu' ha avuto bisogno dell'uranio del Niger.

Oggi il Niger e' quello che e': un bel kasino totale socialmente e politicamente poco stabile, dominato dai debiti.

La longa manus dunque incide, e incide di piu' la' dove non esiste una classe politica che governa per la propria nazione e non, almeno in parte, per le proprie tasche. Purtropo in Africa la corruzione e' dilagante ed e' di complemento alla "longa manus" del potere economico occidentale moltiplicandone di molto anche gli effetti deleteri.

Si puo' farci qualcosa ?

Saluti