Quote:
Messaggio inizialmente inserito da Peter Komanns:
Un Manhattan, prego!



In quel teatro ce n'e' per tutti: i ragazzini palestinesi cresciuti nei campi profughi, la classe dirigente israeliana uscita dai campi di concentramento, le famiglie palestinesi cui un proiettile (si dice di solito "vagante" ma io non ci credo, mai) ha ammazzato un bambino o un papa' o una mamma, le famiglie israeliane sterminate da un kamikaze su un autobus e cosi' via: ad ogni colpo palestinese si puo' opporne uno israeliano e vice-versa.......



No Peter, scusami ma NO!
Se soltanto ci limitiamo all'ultima Intifada e senza voler fare il conto macabro delle singole vittime da ogni parte (che peraltro vede la bilancia pendere dalla parte palestinese con l'aggravante che la maggioranza sono bambini), non si può non vedere come ci sia una violazione di ogni minimo diritto umano da parte di uno Stato sovrano che, detto per inciso, non rispetta nemmeno le risoluzioni dell'ONU.
Altra cosa è per me la reazioni dei palestinesi tesa a riaffermare la loro identità e i loro beni spesso espropriati per far posto a coloni di integralisti religiosi.
Non intendo con ciò avallare il comportamento degli uomini bomba che si fanno saltare uccidendo altri civili innocenti ma credo che tra il comportamento un esercito super armato di un paese che possiede anche la bomba atomica e qualche decina dei cosiddetti "martiri" un distinguo vada fatto.
Per sdrammatizzare la cosa aggiungerò il mio massimo pensiero filosofico: eliminare dal mondo un maniera incruenta i sacerdoti di tutte le religioni e gli informatici esperti di ogni linguaggio di programmazione. \:D
_________________________
Marco, iNeolitico superiore