Credo che ci siano un paio di cose da osservare...
Le organizzazioni hanno base in occidente e quello che spendono in beni strumentali e stipendi viene speso in occidente ai prezzi di mercato occidentale, quello che producono viene prodotto come beni e servizi in paesi disagiati a prezzo di mercato locale. Perciò è normale che per produrre 2 euro di beni in Africa si spendano 200euro in occidente. Questo fa immediatamente saltare all'occhio che l'azione economica di queste org. si svolge tutta qui, secondo le nostre leggi economiche comprese quelle degli appalti truccati, delle forniture inesistenti e così via. Credo che sia inevitabile, fa parte del mercato stesso, una certa perdita direi fisiologica... Poi ovviamente anche nell'operare laggiù si sviluppano delle perdite "di carico", ad esempio per superare le barriere burocratiche o altri ostacoli simili.
La cosa secondo me da non tralasciare è che in buona parte lo scopo di queste org. sembra così non tanto il portare beni e servizi a quei paesi, ma usare le situazioni per generare pressioni internazionali atte a smuovere l'opinione pubblica occidentale e indirizzarla verso una certa visione orientata della situazione internazionale. E dico orientata perchè queste org. sono un vero e proprio movimento politico transcontinentale che porta avanti un ben preciso discorso politico.
bye, massi

p.s è un discorso generico, non scendo nel dettaglio, sicuramente esistono anche org. che lavorano bene.
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To the traveler the night can conceal both the wonder and the devil
(From the ancient sumerian Instructions of Šuruppag)

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