Alvise, per favore un Toro (*)



Non so cosa si mormori. Io ho una teoria: se un mezzo e' tenuto bene non ti pianta in asso. Come meccanico non mi sento all'altezza ne' di un professionista ma neanche di un dilettante, per cui la cura del mio mezzo l'ho affidata al migliore che c'e' sulla piazza.

Per cui prima di partire viene fatta una revisione completa con annessa manutenzione e dopo essere tornati si fanno fare le riparazioni di quello che eventualmente hai rotto nel viaggio.

A queste condizioni anche una macchina di 13 anni di eta' come la mia si riesce ad esprimere al massimo in barba ai toyota e a tante altre fuoristrada di moda.
A queste condizioni una macchina di quel tipo si cappotta e subito dopo prende una botta paurosa scendendo da una duna e non ostante questo ti riporta a casa...

E' un po' come una formula uno o una macchina per la Dakar: devi curarla (o farla curare, ma sempre con il tuo interessamento diretto) al massimo, trattarla al meglio e al momento giusto spremerle le sue potenzialita'.

Quindi non e' spesso in officina, ma e' in officina prima e dopo i viaggi: come ogni purosangue abbisogna di cure..

Ciao!
Peter


PS(*) il Toro: in un bicchiere da Scotch versare una tazza di caffe' caldo. Aggiungere una pari quantita' di Cointreau (versione per signore) o di Scotch (versione piu' robusta).
Zuccherare e scaldare ben bene con il getto di vapore della macchina del caffe'.
Dare fuoco e servire.


PPS: mentre publlicavo questo post ho visto che Marco ha tirato fuori le foto, cosa di cui lo ringrazio sentitamente.

Quelle foto sono la dimostrazione di cosa puo' subire una macchina ben progettata e ben costruita.
In quel cappottamento, come si vede, si e' rotto il parabrezza (non disintegrato pero') e si e' stortata la portiera sinistra perche io (meschino!) l'avevo lasciata aperta quando sono uscito (si vede nella prima foto)..... e basta.

[ 26 Novembre 2002: Messaggio editato da: Peter Komanns ]