Mentre scrivevo del Defender Corrado ha inviato il suo post, decisamente meno frivolo e piuttosto serio.

Il posto puo' benssimo essere questo e per dare il via alla discussione ci metto la mia opinione.
Come piu' o meno tutti sanno partiro' sabato prossimo per la Libia. Gli avvenimenti mondiali che hanno per epicentro il medio oriente incombono ed e' giusto rifletterci.
Premetto che, come giustamente fatto notare da Corrado, qui non e' una questione politica di cui si parla ma di problemi pratici.

Per il momento mi sto attrezzando con il massimo degli apparati di comunicazione possibile, e cosi' il resto del gruppo. Abbiamo 4 telefoni satellitari, 3 Iridium (quindi sottoposti ai militari USA, visto che Iridium LLC e' di proprieta' della grandi case di produzione aeronautica USA e tutti i nodi di comunicazione dell'esercito usano quei satelliti) e un InmarSat (consorzio francese, quindi "dell'altra sponda") e in piu' anche qualcosina d'altro che non specifico ma puo' tornare utile.

Poi mi tengo informato sulla questione non solo dai nostri tiggi' ma anche usando Internet e cercando le fonti dirette, per lo piu' americane.

Gia' qualche settimana fa i Russi avevano detto che l'attacco era fissato per il 21 Febbraio (giorno del mio ritorno), affermazione poi smetitia da Powell ma che fino a ieri e' stata ripetuta.
Di oggi e' la notizia che sara' consentito un altro mese agli ispettori ONU: sembra che un mese aiuti gli USA e gli Inglesi a dislocare ancora piu' mezzi e uomini sul posto, sia utile per parlare con maggior convincimento a Francia e Germania e infine che magari ai Sauiditi riesca di mandare in esilio Saddam.

Sicuramente questi preparativi di guerra non fermeranno il viaggio, atteso da circa 10 mesi. La Libia non e' parte in causa, al massimo potrebbe capitare di vedere Saddam che passa per Sebha (si era parlato della Libia come possbile rifugio di esilio di Saddam, in alternativa ad Egitto e Yemen)...

Gheddafi non sembra ultimamente orientato in chiave pro-Saddam: la nomina dell'ambasciatrice Libica all'ONU alla presidenza della commissione per i diritti dell'uomo e' stata una mossa diplomatica abile e che ha dato lustro alla Libia: non avrebbe senso buttare via tutti gli sforzi di questi anni mettendosi con Saddam adesso.

Cosa potrebbe succederci ? Non lo so. La Libia e' piena zeppa di americani, che stanno li' in modo piu' o meno ufficiale da ben prima della fine dell'embargo.

Noi siamo turisti, italiani, in zone non strategiche. Credo che il massimo che ci possa capitare sia di essere intruppati per migliaia di kilometri di strada fino a Ras Ajadir e quindi buttati fuori con ogni gentilezza.
A parte le due palle del rientro forzato su asfalto non avremmo un gran che' di conseguenze..
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Peter Komanns
RR 3.5Efi "Lizzy"
Def 110 Td5 "Margot" alias "Maggie"
BMW R1100RT "Waltraub"