La prima reazione è stata un sorriso, la seconda la preoccupazione... come quando al corso di pronto soccorso qualcuno chiese a me e Marko dove si doveva tagliare la gola per fare una tracheostomia.
NON C'E SCRITTO DA NESSUNA PARTE CHE UNA SUTURA SIA UNA MANOVRA DA FARE IN EMERGENZA
e anche se hai fatto il macellaio forse è importante precisare che gli esseri umani sono un'altra cosa. Soprattutto su tagli come quelli da te descritti (bordi non netti in quanto non prodotti da una lama , ma da un bullone) una sutura mal eseguita può lasciare conseguenze estetiche e funzionali anche gravi. Inoltre possono essere pesanti anche i rischi infettivi. L'unico motivo per dover suturare rapidamente è la presenza di un sanguinamento non arrestabile con il normale tamponamento e medicazione, ma dubito che una sutura eseguita da un profano potrebbe essere di giovamento in questo caso, vista la difficoltà tecnica dell'esecuzione.
Di seguito alcune istruzioni per l'uso:

La medicazione delle ferite si compone di 4 fasi che vanno osservate in tutti i tipi di ferita qualunque sia la sua gravità:
1) EMOCOAGULAZIONE
2) DETERSIONE
3) ANTISEPSI
4) PROTEZIONE
queste fasi nelle ferite superficiali e non estese sono attuabili in modo semplice.

EMOCOAGULAZIONE. L’arresto dell’eventuale sanguinamento, se non già avvenuto prima che il paziente giunga all’osservazione del medico, può essere realizzata per compressione diretta prolungata per 8 - 10 minuti. In caso di sanguinamento persistente a nappo dei margini della ferita, l’emostasi può essere ottenuta mediante i punti di sutura che saranno applicati per la riparazione della lesione.
DETERSIONE. Segue, o talvolta precede, l’emocoagulazione. Il suo scopo è di eliminare la sporcizia che può contaminare i tessuti traumatizzati ed essere apportatrice di germi o favorirne la proliferazione e di asportare eventuali corpi estranei ritenuti in profondità.
Si ottiene mediante il lavaggio con acqua e sapone e sfregamento della superficie cruentata con una garza. Al posto dell’acqua e del sapone possono essere usati dei liquidi antisettici tipo CITROSIL (Benzalconio Cloruro) o HIBITANE (Clorexidina) con i quali si attua contemporaneamente l’azione antisettica.
La detersione per sfregamento è particolarmente indicata nelle ferite con perdita di sostanza come quelle da morso di animale. Essa può però accentuare o far riprendere il sanguinamento che potrà essere risolto con gli stessi accorgimenti descritti precedentemente.
ANTISEPSI. Ha lo scopo di eliminare i germi che contaminano i tessuti. Viene attuata con l’applicazione sulla ferita di sostanze antisettiche *, per lo più liquide e/o con la somministrazione di antibiotici.
Gli antisettici più utilizzati sono il CITROSIL non alcolico (Benzalconio cloruro) l’HIBITANE (soluzione di Clorexidina), l’ACQUA OSSIGENATA (Perossido di idrogeno al 3%), AMUCHINA o STERIDROLO (Ipoclorito di sodio), BETADINE (Polivinil pirrolidone iodio), il SOFARGEN (Sulfadiazina d’argento) usato in crema, il FURACIN (Nitrofurazone) in crema o soluzione, il KATOXIN (Argento metallico micronizzato). Gli antisettici possono essere applicati localmente mediante tamponi , versamento diretto, spalmatura ed impacchi.

NOTE:
* Le sostanze antisettiche o ANTISETTICI sono composti chimici capaci di distruggere o di arrestare la crescita locale di microrganismi presenti nei tessuti od organi viventi che devono essere distinti dai DISINFETTANTI che sono sostanze chimiche che agiscono localmente su oggetti e materiali. Spesso i due termini vengono confusi e scambiati.

Gli antibiotici si possono associare agli antisettici, ma raramente devono essere prescritti per piccole lesioni. Sono comunque da evitare quelli per uso topico ed in caso di sospetto inquinamento, come devono essere considerate sempre le ferite da morso di animale, è necessario prescrivere una terapia a base di penicillina o amoxicillina per via sistemica per almeno 5gg.

PROTEZIONE. Viene ottenuta mediante una medicazione sterile costituita classicamente da 3 strati.
1i Una garza non aderente (Fitostimoline, Grassolid, Connettivina etc.) a contatto della ferita per impedire alla garza sovrastante di attaccarsi ad essa.
2i Al di sopra una garza assorbente sterile
3i Esternamente una fascia od un cerotto per tenere in sede la medicazione. Sopra la fasciatura, particolarmente nei bambini piccoli, conviene applicare una rete tubolare elastica (Surgifix).
Attualmente esistono in commercio delle medicazioni sterili già pronte con i tre strati precostituiti.

Ma il caposaldo del trattamento delle ferite senza perdita di sostanza, come le escoriazione e le abrasioni che guariscono per seconda intenzione, è rappresentato dalla riparazione della lesione mediante la SUTURA o la cosiddetta “SUTURA-NON-SUTURA”.

La SUTURA rappresenta un trattamento doloroso e delicato perché il paziente durante il procedimento deve stare immobile per permettere un affrontamento ottimale dei margini. Talvolta è quindi necessario eseguire una anestesia locale con un ANESTETICO LOCALE** per infiltrazione dei margini della ferita attraverso la ferita stessa.

La SUTURA-NON-SUTURA rappresenta, invece, un trattamento non cruento che può essere eseguito nei casi indicati:
1. con piccoli cerotti (STERISTRIP) posti perpendicolarmente all’asse maggiore della ferita dopo averne affrontato perfettamente i margini e rinforzati con 1 o 2 strati di altri cerotti applicati obliquamente per distribuire le forze di tensione;
2. con collante biologico (HISTOACRYL, Cianoacrilato) dopo affrontamento preciso dei margini della ferita, rafforzato dall’applicazione di steristrip. Questi tipi di riparazione della lesione possono però essere applicati solo a ferite superficiali, lineari e non molto estese e che interessino sedi non soggette ad eccessivo stiramento. Sono, per esempio, indicate particolarmente per il viso (attenzione non è facile fare un buon lavoro).

La ferita suturata deve essere sottoposta alla rimozione dei punti dopo un tempo variabile tra 5 e 9 giorni, secondo la sede ed il tipo della ferita. Nel viso, per es. e’ consigliabile rimuovere precocemente la sutura (5gg), sostituendola con steristrip per altri 4-5 gg, nelle regioni articolari, invece, è necessario ritardarla. Nel caso di uso di steristrip e/o collante conviene non rimuovere i cerotti, se non è presente secrezione, prima di 7 - 9 gg.

A cosa stare attenti.

Come abbiamo accennato precedentemente queste ferite, all’apparenza di poco conto, possono presentare delle insidie.

Le FERITE DA PUNTA o DA PUNTA E TAGLIO sono normalmente profonde e, anche se presentano una alterazione cutanea limitata, possono nascondere delle lesioni delle strutture profonde anche a distanza dalla cute lesa (tendini, nervi, cavità articolari). Per tale motivo queste ferite fanno sorgere la necessità anche di un esame obbiettivo accurato del paziente e di una ispezione approfondita con, talvolta, un ampliamento della ferita stessa.

Le FERITE LUNGO IL DECORSO DI TENDINI e DI NERVI superficiali (in particolare quelle del polso, della mano e del piede) devono avere lo stesso trattamento riferito precedentemente per poter escludere una lesione parziale o completa delle strutture profonde.

Le FERITE DA VETRO sono spesso insidiose e da considerare come quelle da punta e taglio con l’aggiunta del pericolo di ritenzione di frammenti di vetro in profondità.

Le FERITE DEL PALATO, che come la maggior parte delle lesioni lievi del cavo orale hanno la possibilità di guarire bene spontaneamente, possono nascondere una lesione dell’osso mascellare

Le FERITE DELLE LABBRA devono essere suturate con precisione per ricostituire perfettamente il margine muco-cutaneo e per evitare cattivi risultati estetici.

Le FERITE INTERESSANTI AREE ARTICOLARI (polso, gomito, ginocchio, etc) vanno immobilizzate.

I MARGINI ECCHIMOTICI delle ferite lacero-contuse devono essere asportati perché vanno normalmente in necrosi.

Va sempre controllata la validità della VACCINAZIONE ANTITETANICA.

NOTE:
*** L’anestetico più maneggevole è la Lidocaina allo 0,5% che si ottiene per diluizione 1:1 con fisiologica delle fiale all’1%. Dose massima di sicurezza: 5 mg/Kg.
ATTENZIONE in alcuni soggetti l’anestetico locale può provocare reazioni allergiche, da intolleranza e crisi epilettiche

Come al solito vale la regola.... alla prima occasione consultate un medico
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L200 - Mosi-oa-Tunya (il fumo che tuona)

“Il tempo in Africa sta per terminare ma, anche se un po’ mi rattrista, mi consola sapere di avere imparato a ritornarci…….”

dal diario del Kalahari di Simo "pulce" (l'altra passeggera del L200)