ciao ragazzi,

riguardo alla risposta di Devito, ha ragione solo in parte, per rispondere è necessario comprendere l'anatomia del disco stesso.

Il disco interventebrale, come sapete è composto da due strutture, la parte centrale detta nucleo polposo. Questa è una sostanza gelatinosa, trasparente contenente l'88% di acqua, dovete pensarlo come una spera, una biglia ripiena di gelatina, un corpo unico e non a strati.
La parte periferica del disco è l'anello fibroso, formato da una successione di fasci fibrosi concentrici orientati in modo complesso, cioè alla periferia sono verticali, e si fanno via via sempre più oblique man mano ci si avvicina al centro, al centro le fibre sono quasi orizzontali, descrivono un tragitto elicoidale da un piatto vertrebrale all'altro.
Quindi il nucleo si trova racchiuso, ma non è esattamente al centro, ma dislocato in avanti nel tratto cervicale, posterirmente nel tratto toracico e lombare.
il nucleo paragonatelo ad una sfera, distriduisce il carico, e permette i movimenti della vertebre spostandosi a seconda del carico applicato, supporta il 75% del carico, mentre l'anulus il 25%. http://www.wheelessonline.com/image4/vert2.jpg
Quindi è chiaro che se si asporta un'ernia del disco, e quello che è ernia è il nucleo polposo, per forza di cosa si asporta questo, l'anulus, si rompe, lascia fuoriuscire il nucleo stesso. Sembra che all'origine della rottura dell'anulus ci sia un'alterazione del collagene che componga l'anulus stesso.

Diversa cosa è la degenerazione del nucleo, cioè un processo di invecchiamento, dove il nucleo si disidrata (normalmente si reidrata la notte, con la colonna in scarico viene reidratato e aumenta il suo volume, per questo si è più alti al mattino.....), il disco si assottiglia in toto e viene a meno la funzione di distribuzione del carico propria del nucleo (quindi più nella nostra vita facciamo lavorare in compressione la colonna, basta il sovrappeso, prima invecchia.....)

quello riferito da Devito, cioè la rimozione del nucleo erniato e basta, per taluni Autori, sottopone a maggior recidiva, per il fatto che la parzione di nucleo lascita in situ non avendo più vincoli, ernia a sua volta. Per i promotori di questa metodica, è cosa rara ed anzi il tessuto cicatriziale chiude la breccia, ma.....
Rispondendo a Senio, devi sapere che il buon funzionamento della colonna non è affidato solo al disco, ma ci sono molti legamenti, che sopratutto tendono a tenere tra loro le vertebre; per aggredire l'ernia ed il disco stesso, è necessario crearsi un opercolo tra i legamenti e una parte ossea della vertebra stessa, quindi più si è invsasivi e demolitivi, meglio si riesce ad asportare l'ernia ma si rischia di rendere instabile le vertebre, causando dei piccoli movimenti di scivolamento tra una e l'altra, promuovendo un processo degenerativo (artosi) precoce. Quindi il giusto equilibrio, da qui le tecniche di microchirurgia.E' chiaro che senza il disco, quello spazio si abbassa, come diceva Devito, si riempie di tessuto cicatriziale che aimè non ha le caratteristiche anatomico-biomeccaniche del nucleo. Da qui la patologia da sovraccarico che ho menzionato qualche post più sotto.

Veniamo alla recidiva, questa è detta FBSS (Failed Back Surgery Syndrome), questa raggruppa alcune possibili conseguenze, o meglio effetti collaterali, legati all’intervento chirurgico.
Abbiamo detto che dove è stato asportato il materiale discale, si forma, come esito dell'atto chirurgico, del tessuto cicatriziale.
Questo può non dare alcun segno della sua presenza per un tempo variabile, e il paziente ritiene, a ragione, di essere guarito (e qui esagera, specialmente il giovane sportivo) Talvolta, anche dopo anni, per effetto delle modificazioni che si instaurano a carico della colonna, e per il super lavor a cui sottoponiamo la colonna, questo tessuto anelastico, non essendo in grado di seguire le modificazioni della colonna, inizia ad esercitare un’azione di tipo meccanico sulla radice, la comprime, cosi come faceva l'ernia di prima,
A questo punto il paziente ricomincia ad avvertire gli stessi sintomi di sciatalgia o cruralgia, mentre per la patologia da sovraccarico la sintomatologia è una lombalgia cronica senza complicanza neurologica (cioè senza la sciatalgia)

riguardo al quesito di Devito, inerente al fatto dei 2mm, in parte è vero, ma sei cosi sicuro che la colonna rimarrà in quello stato? ricondi i processi di invecchiamento di cui sopra? la colonna si modifica con l'età anche se non trattata chirurgicamente......prova a fare una radiogrefia della tua colonna adesso, sottocarico, in piedi e vedrai che il tuo spazio tra L5-S1 sarà ridotto a vista, quindi oltre 2 mm, ma non ti spaventare, i legamenti fanno molto, ed il fatto che tu non abbia alcun dolore è segno che le cosa stanno andando per il meglio........cerca di mantenerle.

Purtroppo è un casino, come già detto è tutto in crescita, e mai come in questo periodo, si sta assistendo ad un ruolo sempre maggiore della chirurgia non invasiva, ma nella medicina conservativa.
Dopo tutto quello che la natura ci ha donato (e non è poco) è insostituibile, e togliendo pezzi qua e là si è visto, che dopo anni, si rendono manifeste le conseguenze. Sta capitando esattamente la stessa cosa con i menischi nel ginocchio........se c'è servirà a qualcosa, se rotto si toglie ma poi?.....ora si suturano con tecniche particolari o in alcuni casi si reimpiazzano con un'impalcatura di menisco costruito in laboratorio con tessuto biologico a maglie larghe entro il quale si depositano cellule umane, queste iniziano a produrre collagene, trovano il substrato ideale per far si che si formi un menisco di collagene, che comunque non ha le stesse propietà meccaniche e tantomeno biologiche del menisco naturale, ma l'importante è non rimanere senza menisco.....

Ottima cosa la protesi del disco, ma poi vai comunque a fare motocross, o a fare il muratore? http://www.anna-neurosurgery.it/progetti/progetto7.htm
Personalmente ho assistito a tre casi di interventi di protesi del disco, tutto bene, attualmente stanno bene, ma il consiglio più grande è quello di modificare le cosidette norme igieniche di vita ............

Queste andranno sempre osservate(vedi ottimi suggerimenti più sotto da Senio) e non è detto che bisogni sottoporsi all'intervento, anche se più volte abbiamo sottilineato che ogni caso è un caso a sè

Quello che mi sento di sconsigliare, sono gli interventi di ozonoterapia, di nucleoaspirazione, o di chemionucleolisi, perchè ho visto troppe recidive..........
letture consigliate: http://www.gss.it/faq/ernia.htm http://www.neurochirurgia.unina.it/ita/ernia.htm http://www.wheelessonline.com/ http://www.tempomedico.it/news01/706colla.htm http://www.medscape.com/viewarticle/462183?src=search http://www.medscape.com/viewarticle/462181?src=search http://www.medscape.com/viewarticle/442442?src=search

spero di non avervi annoiato e di essere stato chiaro
Domani finalmente si parte per la vacanza....
saluti a tutti
Marco

[ 13 Agosto 2004: Messaggio editato da: marko ]
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Saluti Marco