...lasciamo l'asfalto a sud di dakhla, davanti a noi finalmente il nulla e 1400 km. da percorrere in quel vuoto assoluto possono apparire ora un'eternità. L'occhio spazia l'infinito; non un segnale, non una traccia, non un anelito di vita. D'un tratto all'orizzonte un riflesso sulle sabbie cattura la nostra attenzione: è un oggetto in movimento ! Trascorrono pochi istanti, curiosità ed angoscia combattono dentro di noi, ma è quanto basta per percorrere in un attimo a ritroso il corso della storia; in questo sogno a cavallo tra realtà e finzione veniamo raggiunti da uno strano veicolo che si arresta a pochi passi da noi. Nell'incredulità generale notiamo che al volante siede un uomo, abito gessato e un foulard al collo. Spegne la macchina e si appresta ad uscire. Il mio sguardo attonito incrocia quello altrettanto stupefatto di stefano; in preda ad un totale stato di allucinazione entrambe le bocche si spalancano per dar libero sfogo allo stupore esclamando: " la Ford T !"