...la ford è a due passi da noi, bella, fin troppo bella !
Non ricordo di aver visto una sagoma con delle linee così dolci e moderne tra i libri e le pubblicazioni che abbiamo letto a casa e che in copia ci siamo portati dietro.
Mi tuffo nel Land e comincio a rovistare in cerca del materiale; la prima cosa che trovo è "Schwiemmer in der Wuste", sfoglio il libro alla ricerca di una o più foto che ritraggono Almasy, ma la macchina non è quella !
Quindi ne la Ford T ne la Ford A....
Il tempo di effettuare queste considerazioni e veniamo circondati da 4 fuoristrada Mercedes tedeschi apparsi dal nulla insieme alla Ford; contemporaneamente una specie di carro-attrezzi che ha percorso, anche lui come noi, l'asfalto a sud di Dahkla si ferma proprio qui, sul ciglio della strada dove siamo parcheggiati tutti quanti noi e saluta i componenti del team tedesco.
Cominciano a frullarci per la testa strani pensieri: dovevamo essere soli, anzi solissimi ed invece di colpo ci troviamo a dover rispondere alle domande dei tedeschi, che ancora impolverati e di ritorno da 10 giorni trascorsi nel gilf kebir ci chiedono spiegazioni circa le nostre intenzioni di viaggio e, soprattutto, ci ammoniscono sul fatto che tutta la zona è oggetto di studi e di ricerche.
Vista la piega della situazione, vengo chiamato in causa per via della lingua, ancora con i libri in mano; ora non mi rimane che sfoderare il mio miglior tedesco per rassicurare i teutonici e per fare in modo di evitare che, una volta raggiunta Dakhla e ancora sospettosi nei ns. confronti, potessero dare notizia della nostra presenza nel gilf al comando militare facendo avviando le ricerche del ns. gruppo.
Comincio a spiegare il perchè ci troviamo lì, il ns. interesse per la leggenda di zarzura, per le vicende di almasy, per la grotta dei tuffatori della quale siamo alla disperata ricerca; saltano fuori carte, libri, fotocopie, gps e tutto il materiale che ci siamo portati dietro, perfino una mia corrispondenza con l'ambasciatore italiano al cairo. Il mio interlocutore comincia ad interessarsi a noi e a tranquillizzarsi; mettendo mano alle carte e ai punti di rotta che ci siamo imposti e che abbiamo riportato sulla mappa e nel gps ci conforta della bontà della scelta dell'itinerario fornendoci ulteriori importanti utili "rivelazioni". Chiede informazioni anche sulle scorte di acqua e gasolio di cui disponiamo. Le nostre macchine sono ben allestite, e se ne compiace. Lo ringrazio, e per farlo stare ulteriormente tranquillo gli do un mio biglietto da misita, gesto da lui molto apprezzato. Ma loro che ci fanno lì ? ...e la Ford ?
Ci spiegano che hanno appena finito di girare un documentario sulla vita e le esplorazioni di Almasy, che la Ford utilizzata nel corso delle riprese con l'attore ancora a bordo l'hanno presa da un museo del Cairo e che il carro-attrezzi che gli ha raggiunti ha il compito ora di riportarla al cairo.
Da un'altra macchina saltano fuori il regista e due cineoperatori e l'incontro diventa amichevole e cordiale; noi siamo ancora a dir poco allucinati ma se la vicenda finisce a "pacche sulla schiena" per noi è tutto di guadagnato.
Al culmine dell'euforia ricordo che stefano ed io abbiamo buttato il naso in una delle mercedes 350 G, la più carica di plotter, gps e quant'altro, chiedendo addirittura di poterci interfacciare per scaricare i punti presenti nei loro archivi !!!
Stavamo chiedendo troppo, molte informazioni importanti ci erano gia state concesse, era tempo per noi di congedarci. Incuriosito per il film, chiesi ulteriori ragguagli sui tempi di produzione ed i canali di distribuzione. Non conoscendo l'esatta tempistica, il mio interlocutore mi disse di scrivegli al nostro rientro in italia dall'egitto, a tale scopo anche lui mi diede un suo biglietto da visita:
Prof. Rudolph Kuper
Barth Institut Colonia - Germania

...to be contenued