x tex:

potremmo anche essere in linea di massima d'accordo; ma che dire, per fare un esempio, di quel gruppo di tedeschi che qualche anno fa è andato nell'Edeyen di Ubari: nel mezzo dell'erg gli si è rotto il GPS, non avevano neanche una bussola e come carte avevano solo la Michelin. Non sapendo più qual'era il prossimo wpt, si sono persi per giorni tra le sabbie. Certo, a dir poco erano degli incoscienti, ma se uno ragiona solo in termini di wpt (come mi sembra facciano ormai in molti), si rischia di fare quella fine!

x raskebir:

sì, ci volevano il librone delle efemeridi e altri marchingegni vari per calcolare il punto.

Ma come dicevo, purtroppo non siamo mai riusciti ad avere punti affidabili... D'altronde lo ha scritto anche Bagnold di non usare il sestante nel Sahara, perché è troppo delicato e si stara senza che uno se ne accorga, con delle conseguenza facilmente immaginabil. D'altronde non ce la siamo mai sentita di portarci il teodolite, come faceva lui, magari con la radio a valvole per sentire il segnale orario della BBC...

Per cui ai miei tempi c'era una sola soluzione praticabile: la bussola, magnetica o solare che fosse..., e soprattutto l'intuito di ciascuno di noi!

[ 28 Settembre 2004: Messaggio editato da: pyr ]