Va bene che ci siamo anche fatti sfilare dagli Spagnoli il posto fra "i ricchi d'Europa", ma che ci si mettano anche gli Egiziani a "sfilarci" le nostre scoperte, no, non mi sta proprio bene! Circola da giorni in rete la notizia riportata anche su questo link......

http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/england/lancashire/7118650.stm

<<guida egiziana, nel portare a spasso qualche turista nel Deserto sud-occidentale Egiziano, avrebbe scoperto gli effetti personali di un soldato inglese, un certo Alexander Ross, del L.R.D.G., persi nel lontano 1942.....>>

Tutto esatto, se non fosse che a scoprire il fagotto perso nel Sahara, siamo stati Paolone e io che stavamo guardandoci in giro,al tramonto del giorno, prima di fare campo sulla rotta del "Chianti Camp".
Abbiamo notato qualche cosa di strano nella sabbia, ci siamo fermati e, con nostro grande stupore ed emozione, ci siamo resi conto che ciò che ci stava davanti era un pacco di abiti legato da una cinta di corda, fermata da una clip metallica, che si è subito sbriciolata appena toccata. Il pacco era formato da una divisa militare, camicia, pantaloni, giacca, tutto cotto dal sole, con al suo interno, un vero tesoro, documenti, lettere, foto, mostrine.....
Ho fatto un paio di foto, poi sono sopraggiunte le altre macchine che, non vedendoci arrivare, erano tornate indietro, fra cui quella di Kahled che, come guida, era davanti a tutte.
A quel punto, come ovvio, si è accesa la curiosità di tutti.
In particolare abbiamo controllato il "libretto di arruolamento" che riportava i dati personali del soldato: Alexander Ross, nato a Burnley, Lancashire, il 23/07/1918 da padre scozzese e madre inglese.......
Ad onor del vero, in un primo tempo, tutti abbiamo letto il nome Alexandra Ross ed io mi sono sentita ancora più coinvolta. Avevo trovato il tesoro personale di un soldato che si chiamava con il mio nome e che nel cognome riportava molte lettere del mio: Ross - Orselli.....che coincidenza!
Abbiamo salvato in un sacco tutto ciò che avevamo potuto raccogliere, dovendo lasciare la divisa che si rompeva al minimo tocco, e subito Paolone e io abbiamo deciso che avremmo fatto di tutto per ritrovare o il legittimo proprietario, o gli eventuali figli o nipoti per restituire gli averi del loro caro. Non abbiamo neppure letto le lettere e i biglietti per rispetto, tranne una per avere un' idea della data, 1942. Si è pensato di consegnare tutto alla Ambasciata inglese al Cairo.
A tale scopo, una volta arrivati al Cairo, Paolone e io abbiamo fotografato tutto ciò che era nelle nostre mani, posto tutto in tre grandi buste su cui abbiamo inventariato tutto il contenuto e in cui abbiamo messo un biglietto da visita di Paolone con tutti i dati per poter essere rintracciati.
A quel punto, Kahled si è offerto di farci da tramite con l'Ambasciata e gli sono state affidate nella sede della Agenzia turistica, la Oscar Tour, davanti alla sua datrice di lavoro, Donia, le tre buste con l'impegno, da parte sua, di portarle in Ambasciata il giorno successivo, giorno della nostra partenza dal Cairo.
Gli accordi erano che ci facesse sapere tutto ciò che l'Ambasciata gli comunicava.
Qualche giorno dopo Kahled ci comunicava che era stata trovata la sorella e che questa si sarebbe recata al Cairo a ritirare le cose. Ovviamente noi abbiamo dato per scontato che tale notizia arrivasse dalla Ambasciata, anche se, nel frattempo, Alexandra pareva essere diventato un Alexander, deceduto, purtroppo, nel 2004. Abbiamo continuato a chiedere notizie a Kahled, il quale, ad un certo punto, ci ha fatto sapere di avere conosciuto un turista inglese, un certo Geoffrey Kolbe, il quale pareva essere in contatto con un Club degli ex del L.R.D.G. e che si era ripromesso di fare ricerche appena rientrato in Inghilterra. Il risultato di tutto ciò è che la BBC ha pubblicato quanto potete leggere nel link.
Ora io sono in contatto con Geoffrey Kolbe, al quale ho raccontato ciò che in realtà è successo, ovviamente a noi non è l'idea di finire intervistati dalla BBC ad interessare, quanto il poter conoscere, dalla viva voce della sorella di Alexander Ross, ciò che è successo dopo che lo stesso aveva perso tutti i propri averi in mezzo alla sabbia.
Desidero sperare che tutto ciò sia stato un equivoco di comprensione tra Kahled e Geoffrey e speriamo in un rapido chiarimento.
Se così non fosse, Paolone ed io speriamo che comunque tutto ciò che è stato trovato, possa ritornare nelle mani della famiglia Ross, così come è giusto che sia.
Vedremo...