....non riesco più ad entrare dal mio pc nel forum di sahara. ho provato in tutti modi, ma invano...

Punto della situazione sul relitto del SM 79 in Libia:

1) sulla storia dell'equipaggio esistono vari articoli, libri e racconti. Il libro citato nel forum è una racconto lungo immaginario senza nessuna base tecnica e scinetifica; idem per il racconto che si trova in internet su oscar cimolini nato a trieste, ma in realtà residnete a roma da molto tempo. il racconto di franco pagliano (il libro di mursia è del 1964 ed è introvabile) è il più tecnicamente e scientificamente attendibile ed è basato su ricerche storiche ufficiali e testimonianze dei tecnici che ritrovarno il relitto nel 1960.


2) a breve mi arriveranno altri documenti dell'epoca del ritrovamento del relitto con tanto di foto e elenco dei reperti, etc. I "ritrovamenti" successivi testimoniano l'opera di spoliazione del relitto già parzialmente spogliato prima del 1960 come si vede dal filmato e dalle foto.

3) negli uffici dell'aeronautica militare esistono documenti ufficiali non solo sull'equipaggio e la carriera dei militari, ma anche il "percorso" dei cimeli trovati nel 1960 e (novità di poco tempo fa!) anche dopo quella data: le carte in mio possesso parlano chiaro. Ovviamente chi ha depredato il relitto e conosce la fine dei materiale sarebbe bene che parlasse, ma fino ad oggi tutti hanno tenuto la bocca chiusa (tutti ma non tutti, attenzione!).

4) sulle cause dell'atterraggio forzato il filmato e le foto del 1960 e successive chiariscono molte cose. Ad esempio (ovviamente poichè un volo mplanato di quel bestione avrebbe avuito effeatti ben più devastanti) l'aereo è atterrato con i motori in moto, carrelli estratti e flap fuori. L'equipaggio, stando alle condizioni dei resti trovati, potrebbe aver subito alcune fratture ma gli uomini erano di certo tutti vivi. Sulla fine della radio (si sa dove è mandata a finire) non si sa se era funzionante, ma il filmato e le foto evidenziano che ci sono dei fori in prossimità della "gobba" con evidenti tracce di lamiera che va verso l'esterno, sia sul lato destro che sinistro: questo, ipotizza un comandante di SM 79 che ho sentito, l'entrata da proiettili antiaerei sparati dalle navi bombardate e che hanno rotto la radio (era sistemata dietro al posto del secondo pilota) mettendola fuori uso. Questo testimonia la mancanza di messaggio radio di s.o.s. e di aver potuto seguire il radiofaro di Bengasi o quello, più debole, di Cufra o di Giarabub. La rotta di ritorno è stata fatta con bussola, orologio, stelle e sestante. Ovviamente parliamo di ipotesi. Altri fori si vedono sull'ala sinistra con fori che portano la lamiera verso l'esterno.

5) l'equipaggio era arrivato alle 13 da Catania a Bengasi e alle 17 è partito per l'azione di bombardamento. In una lettera alla famiglia del Romanini (Parma) da parte di un pilota si afferma che l'aereo MM 23881 del cap. Cimolini era stata evidenziata una avaria. Di quale avaria non si dice nel dettaglio, ma questa potrebbe aver compromesso il volo di rientro alla base. Quella notte, lo dicono i bollettini meteo, c'era vento da sud-est e quel vento ha di certo messo alla deriva l'SM 79 sud-sud-est da Bengasi e lo ha portato a 900 chilometri dalla costa: quando l'aereo è atterrato, forse, l'equipaggio pensava di essere ancora sul mare (!)

6) Si vede chiaramente nel filmato che il seggiolini di destra è stato portato fuori dell'aereo (idem per una delle quattro mitraglie di cui disponeva l'SM 79 278-3; esiste foto dell'aereo a Catania con la colorazione terrestre e con la colorazione antisabbia) forse per fare stare seduto uno degli avieri feritosi durante il bombardamento o durante l'atterraggio. Forse l'aereo è stato spogliato da pedroni del desrto che hanno poi abbandonato i resti lì accanto, spaventati da qualcuno che li ha fatti desistere.

7) chi ha visto l'aereo nel 1960 parla di carte sotto la sabbia, interni pressochè intatti, motori accanto ai castelli motori; nel filmato si vede un guanto e altri oggetti. Con poco avremmo potuto portare a casa il relitto dei nostri cinque ragazzi e ristrutturalo per esporlo in un museo come il B24 americano. Invece i due SM 79 in Italia (Vigna di Valle e Trento; una fusoliera è a Pisa) ci arrivano dai 4 aerei ceduti al Libano nel 1946 e utilizzati per trasporto merci e posta (uno andò distrutto in un atterraggio; gli altri 3, dopo aver svolto egregiamente il loro lavoro per anni, furono messi ai bordi dell'aeroporto di Beirut negli anni Sessanta)


Grazie per l'attenzione che avete dedicato alla trasmissione e annuncio fin da ora che presenterò altri documenti e testimonianze in una prossima puntata.Intanto sarebbe bene che chi ha foto, documenti, testimonianze, etc. li porti a conoscenza del forum: forse lo dobbiamo ai cinque ragazzi che in un una notte di aprile del 1941 trovarono riparo per l'eternità fra le dune del Sahara.

Grazie,

Sandro Rinaldini