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Dogon informazioni pratiche sulla falesia

– Posted in: Africa, Africa Occidentale, Cultura, Resoconti di viaggio, Storia, Usi e Costumi

By Alvise
Originally Posted Sunday, March 6, 2005

 

(estratto e integrato da domande sul forum)

La cartina indica piste molto ben segnate e utilizzate, esiste un altra miriade di piste.

Per gli itinerari in zona dogona (mali) …

vorri aggiungere di non mancare un passaggio a Djanet per guardare la moschea, mi sembra il mercato sia di lunedi, con il mercato la citta’ cambia totalmente uno spettacolo assolutamente da non perdere il piu’ bel mercato di tutta west africa con peul, tuaregh, bambara’, dogon etc etc

(A Djane’ guida simpatica

Hamman Doun Cisse’

Quartier yobucaissa

Djenne’ IN REALTA’ LA GUIDA NON E’ FONDAMENTALE, MA SE VOLETE SALIRE SU UNA TERRAZZA DI UNA CASA PER FARE QUALCHE SCATTO FOTOGRAFICO E NON VOLETE ESSERE MARTORIATI TUTTO IL TEMPO DA NUGOLI DI GUIDE E BAMBINI E’ L’UNICA soluzione)

Qesta e’ la zona di produzione degli interessanti orecchini in lamiera dorati a spirale moto caratteristici, purtroppo poco “portabili’ dato il peso, le versioni piu’ grosse hanno un filo che passa tra i capelli sopra la zucca e collega il desto con il sinistro scaricando il peso invece che sui lobi sulla nuca. Djanet e’ anche nota per le statue in argilla che sono state ritrovate, adesso le riproduzioni non si contano e determinare se il pezzo che avete tra le mani ha 2000 anni o 20 giorni e’ piuttosto difficile, normalmente io valuto gli oggetti per il loro valore intrinseco di bellezza e se qualcosa mi piace lo compero senza soffermarmi troppo sull’autenciticita’ del pezzo che anche se ha solo 20 giorni e’ stato probabilmente costruito con le stesse tecniche e passione di quelli costruiti 2000 anni fa 🙂

Tra Sevare’ e Bandiagara potete fare uan deviazione per vedere le pitture rupestri di Songo, ristorante con pollo e riso a disposizione.

Difficile dire a quando risalgono le pitture, alcune sembrano proprio fresche 🙂

A Mopti dovete passare a registrarvi alla gendarmeria prima di poter circolare liberamente.

Interessante il “porto’ con i cantieri di costruzione delle piansse dove si vede il procedimento di costruzione dai chiodi alla piegatura delle assi al sistema di impermeabilizazione.

Si consiglia un giro in piroga potete per pochi cfa prendere anche qualche “traghettatore che vi porta sull’altra sponda, con qualche soldo ein piu e una guida potrete visitare i villaggi dei pescatori, le piatagioni di banane, vedere gli oeri e molte cose interessanti.

Molto artigianato parecchie cose invecchiate con grande maestria, belle maschere ,porte di grania dogon, gioielli tuareg e ogni ben di dio.

Al mercato potrete vedere le lastre d salgemma ancora trasportate a dorso di cammello dalla mauritania che qui vengono spaccate e pesate e vendute agli agricoltori che danno agli animali per integrazione salina.

Per la sicurezza amici sono stati 3 mesi fa (gennaio 2005) e mi hanno detto no problems, ovviamente solite precauzioni nelle grandi citta’.

A Bandiagara’ l’architettura dell’ospedale “dei matti” (architetto italiano) merita una occhiata.

L’ospedale e’ un progetto molto interessante la struttura a “iglou” e’ stata adottata per non dover utilizzare legname e quinid avere un minor impatto ambientale, l’ospedale cataloga, dispensa e processa una grande quantita’ di erbe con principi curativi. Grazie alla collaborazione di alcuni “guaritori” la medicina “non ufficiale” e’ riuscita a essere analizzata e utilizzata efficacemente. I guaritori hanno da sempre conosciuto i principi attivi di moltissime erbe, quello che mancava spesso era la capacita’ di dosare in maniera precisa tali principi, con la collaborazione tra scienza “ufficiale” e conoscenza popolare questo e’ avvenuto e il centro medico e’ molto utilizzazato.

Ci sono molti villaggi sulla falesa alcuni + turistici altri meno, escursioni a piedi in estate possono essere massacranti per il caldo e il salicendi.

Telly forse e’ il migliore

Si consiglia la lettura del libro

Dio d’acqua di Graiaule

prima di arrivare nei paesi dogon per capire qualcosa di + (spesso guide e persone locale non conoscono relamente la loro storia)

(vedi recensione sezione libri)

Se volete fermari in un villaggio (ai piedi della falesa) non intaccato dal turismo, anche se senza magari meno appariscente dato che le belle sculture della casa della parola sono state sfigurate a zappate dagli abitanti temendo che come avvenuto in altri villaggi venissero di notte a portare via le colonne andate a trovare il mio amico Saidou Togo. (2014 update Saidu e’ ancora vivo e parlo regolarmente)

Sara’ felice di ospitarvi nel suo cortile, magari tirera’ il collo ad un pollo e un po di riso sara’ a disposizione. E’ da 10 anni che non lo vedo anche se siamo in corrispondenza epistolare (la foto di lui e consorte risale al 97) ma sono sicuro che sara’ ospitale come e’ stato con me la prima volta.

Potrete ballare e cantare sinceramente al chiaro di luna (non c’e elettricita’ 😉 tra i granai e le coltivazioni di milio e arachidi. Se avete i giorni contati fate attenzione potreste rimanere contagiati dalla magia di quei posti e passare qualche giorno di troppo

per trovare Saidou Togo date un occhio qui

OSTANGA N14 07.7556 W003 19.3298

Per chi vuole dormire piu’ in confort ed e’ diretto in burkina tramite la frontiera di Koro esite una parrachia a PEL dove affittano stanze e si puo’ pernottare , esiste anche un campment a Koro (nel 92 non era il massimo)

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