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Algeria Tassili n’Ajjer By Davide Bergami e Antonella Bergonzoni

– Posted in: Africa, Nord Africa, Resoconti di viaggio

Tra genti Tuaregh c’è un antico detto che dice “… il deserto fu donato da Dio agli uomini per ritrovare la loro anima”. Durante la prima volta di un viaggio nel Sahara, si può rimanere catturati dalla sua misteriosa bellezza, così prima o poi saremo costretti a tornarci una seconda volta e poi magari sempre più spesso. Il Sahara, è il deserto per antonomasia, ed un viaggio alla sua scoperta è molto più di un’avventura; la sua vastità ed immutabilità di questo mondo senza tempo, la si può avvicinare al nostro concetto di perfezione.

Niger 2000

– Posted in: Africa, Africa Occidentale, Resoconti di viaggio

2 Land Rover 110, 8.100 km, di cui 2.900 in fuoristrada. Passando da Tunisi, Taleb Larbi, Ouargla, Hassi Messaoud, Hassi bel Guebbour, Amguid, In Ecker, Tamanrasset, In Guezzam, Assamaka, Arlit, Agadez, Albero Ténéré, Fachi, Bilma, Dirkou, Chirfa, Djado, In Ezzane (incrocio pista), Djanet, Illizi, Hassi bel Guebbour, Hassi Messaoud, Ouargla rientro a Tunisi.

Tassili degli Ajier: Meraviglia e vergogna

– Posted in: Africa, Nord Africa, Resoconti di viaggio

Ad appendice di questo “anno sabbatico”, di questi quasi 10 mesi d’Africa nel corso del 2003 sono sceso in Algeria.
Ho lasciato a casa il mio 4×4, che già tanti, davvero tanti km avevo guidato nel corso dell’anno su piste e dune. Ed ho affrontato un viaggio per me nuovo, un trekking.
Dall’oasi di Djanet mi sono arrampicato sulle balze dell’Altopiano dei Fiumi, significato di Tassili N’Ajier in tamashek. E’ stata un’esperienza totalmente nuova, affascinante, un incontro con il deserto secondo canoni e modalità talmente diversi da farmi sentire come se fosse la prima volta che scendevo “giù”.
Un circuito breve, lungo l’aspra salita spezza gambe delle tre akhba che compongono il passaggio di Tafeleleth, per sbucare sulla sommità dell’altopiano proprio dirimpetto alle soffici dune d’Admer, dalle quali provenivo solo il giorno prima.

Algeria Gennaio 2003 Da Oasi a Oasi Da Djanet a Iherir

– Posted in: Africa, Nord Africa, Resoconti di viaggio

Siamo in quattro su un unico fuoristrada; alla guida Djaba, con l’abito azzurro e il shesh bianco che ormai ben gli conosco. Usciamo dall’oasi di Djanet e prendiamo verso nord, in direzione di Zaouatallaz e Iherir. Per ora seguiamo l’asfalto. Alla nostra sinistra scorrono le dune morbide e sinuose dell’erg Admer, dietro le quali si intravvede ben presto il profilo acuto di due bassi roccioni isolati, che i Touareg chiamano “Ifafan Tajet” (“le mammelle dell’asina”), fra i quali passa una pista che conduce a Tamanrasset. A destra la piana di Ioufasaouad, limitata ad est dai massicci dell’adrar Adjeloho. In corrispondenza dell’oued Sersouf la strada piega verso sud per aggirare i monti; l’abbandoniamo e prendiamo a seguire l’andamento delle rocce e le tracce delle carovane, che proseguono a zig zag su un vasto pianoro in direzione della fila di acacie e tamerici dell’oued Tanahr.