Iniziamo questo giretto sahariano con lo scopo di raggiungere quel fortino sulla 953 in pieno erg chech, il Bordj Flye Sainte Marie.
Al momento siamo soli, ma presto si fa la conoscenza di altre famiglie abituate a girellare qua e la con i propri figli…
By robogabraoun Originally Posted Sunday, January 31, 2010 LA VIA DEI POZZI ERG ORIENTALE, TUNISIA RoboGabr’Aoun Scendo dai colli coperti di neve sull’autostrada per il mare in questo mattino di dicembre gelido. L’aria sembra solidificarsi nei polmoni ad ogni respiro, la galaverna rende alberi e cespugli simili a grotteschi personaggi fantasy, complici la luce [...]
Come iniziare? Come descrivere questo progetto al quale pensiamo da tanto tempo: la traversata integrale del continente africano da Nord a Sud, tutta in una volta e in un tempo abbastanza limitato vista la portata dell’impresa. Un arco di 80 gradi di latitudine, dai 45° Nord di Milano ai 35° Sud di Cape Town. Dall’inverno all’estate, dal Sahara al Kalahari, dalla sabbia al fango della stagione delle piogge, dalle antiche civiltà mediterranee all’Africa nera dove l’uomo apparve 100.000 anni fa. Insomma un viaggio fino all’altra parte del mondo attraverso quasi 18,000 km di micidiali “strade” africane, monumenti, antiche rovine, animali, popoli, religioni, natura selvaggia, montagne, laghi, fiumi e oceani. Ve lo raccontiamo così.
By Ermanno Scimiterna – Roberto Fossati Originally Posted Tuesday, January 20, 2009 TUNISIA – Dicembre 2008 26/12/08 Abituato a muovermi con il GS e la sua enorme capacità di carico, i primi veri problemi li ho avuti nella preparazione del bagaglio. Lima qua, elimina là, finalmente riesco ad infilare tutto il mio carico in [...]
23.12.2007 Sbarco in Africa del Nord
Arrivo a Tunisi alle 7.30 con il traghetto partito da Salerno il 21 Dicembre a mezzanotte. Dogana abbastanza veloce, alle 10.30 visitiamo Cartagine e il teatro romano e poi decidiamo di andare a Kairouan a fare acquisti di tappeti. Il suk è bello ma non come Marrakech. Poi via per Gabes attraverso uliveti sconfinati. Alle 18:00 fa buio e decidiamo di accamparci nel porticciolo di Sakira a 60 km da Gabes. Alle 22.30 arriva la polizia e si mettono a ispezionare la macchina mentre dormiamo. Ci svegliamo mentre comunicano la targa con la radio. Dopo una chiacchierata tra Fabri con la testa fuori della tenda e il poliziotto 2 metri più in basso, tutto ok. Poi il gendarme resta a fare la guardia al campo fino al mattino, sorprendente.
Lo sviluppo turistico ha spinto le organizzazioni preposte (Ente del Turismo tunisino) a formare del personale specializzato con il compito di accompagnatore nelle escursioni a carattere collettivo ed organizzato; questo personale, assunto in genere dalle agenzie di viaggio, svolge a fianco del gruppo turistico sulle autocorriere e sui convogli di fuoristrada il pregevole lavoro di guida: indica i percorsi, dona ai componenti dell’escursione delle sintesi storiche ed ambientali delle località visitate, improvvisa giochini di società per rallegrare le serate del gruppo e si assume le responsabilità delle decisioni improvvise per cambiamenti di programma o di iniziative atte a soluzioni di problemi incidentali.
Una macchina annegata in uno oued allagato, rischio di annegamento per 4 persone, pioggia torrenziale per 5 gg con oued tutti in piena, una macchina cappottata ad El Bhorma
tempesta di sabbia per oltre 3 gg, partenza dall’italia sotto pioggia battente, neve e grandine a Tunisi nel pomeriggio dell’imbarco, mare in tempesta con in difficoltà e paura anche per membri dell’equipaggio compreso il comandante, rientro a casa sotto pioggia battente e freddo glaciale
Mancava qualcosa per una vacanza avventurosa? …non credo.
Da tempo volevo spingermi molto più a sud, oltre il deserto dell’Hoggar nel Sahara Algerino. Due miei amici Enrico e Riccardo dovevano raggiungere con un fuoristrada la Missione dei Fratelli della Sacra Famiglia nello sperduto villaggio di Nanorò in Burkina Faso, in quell’Africa “nera” forse poco conosciuta ai motociclisti e non facile da raggiungere, ed io con la mia moto decisi di seguirli in questo lungo viaggio.
Terre lontane, ricche di fascino dove il sole infiamma, colorando la selvaggia natura, e la notte con il cielo a cupola traboccante di stelle invita la luna a contemplarsi; dove il silenzio non è silenzio, dove ti perdi eppure ti trovi, dove ogni uomo trova il proprio spazio per meditare……………
…………Il traghetto ci porta lontano dal nostro mondo così preciso e pur caotico, dalla nostra routine con le giornate organizzate al minuto, le strade affollate, le file agli sportelli, le notizie di cronaca dei giornali e, mentre un mare calmo culla i nostri sogni, ci allontaniamo dalla nostra vita quotidiana per dare inizio a qualcosa di diverso, che ci farà riflettere e resterà per sempre dentro di noi.
Oggi ci imbarchiamo, il traghetto parte alle 18. Scendendo da Milano incontro in autostrada innumerevoli automobili stracariche, alcuni addirittura fermi in corsia d’emergenza a sistemare il carico nei modi più impensati, è evidente che ci imbarcheremo sulla stessa nave.
Entrati in porto continuano le scene assurde di gente che pressa roba nei bagagliai, sui tetti, tra le ruote, insomma ovunque ci sia dell’aria da riempire.
La nave parte in ritardo e noi non avendo posto in cabina ci sistemiamo alla buona tra le file di poltrone di quello che doveva essere il cinema.
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