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Algeria Admer–Tadrart + Tassili

– Posted in: Africa, Nord Africa, Resoconti di viaggio

By Robogabraoun
Originally Posted Saturday, September 25, 2004

 

RELAZIONE VIAGGIO ADMER–TADRART + TASSILI

20 dicembre 2003 \ 5 gennaio 2004

GUIDA: ROBO GABR’AOUN

Partecipanti: 15

ANDATA – Volo di linea Air Algerie da Roma Fiumicino per Algeri.

Partenza avvenuta con circa 3 ore di ritardo, con conseguente corsa attraverso lo scalo di Algeri per prendere la coincidenza per Tamanrasset (niente tempo per confermare i voli del ritorno); già ad Algeri i bagagli di 3 partecipanti sono risultati dispersi (e saranno recuperati a Djanet 10 giorni dopo, prima del trekking in Tassili).

In tutti gli scali algerini i bagagli vanno riconosciuti a vista e caricati fisicamente e personalmente dal singolo passeggero sul rimorchietto che li porterà all’aereo.

L’arrivo all’aeroporto di Tam avviene intorno alle 24. Nonostante miei vari fax e telefonate dall’Italia, non ero riuscito ad assicurarmi un transfer per qualche hotel, ma, con mia sorpresa, trovo un rappresentante della Tenerè di Khirani ad attendere il gruppo all’Aeroporto.

Ci portano tutti fino all’Hotel Bordij, poco lontano dal Tahat, dove non solo pernottiamo (camerate da 10 letti) ma riusciamo anche a cenare (ottima cena a base di cous cous, chorba, insalata all’una e 30 del mattino…). Sveglia la mattina alle 4 per essere di nuovo in aeroporto alle 5.

SORPRESA SGRADITA: mentre pernottamento e cena vengono a costare pochi spiccioli per il transfer della sera precedente e del mattino del 21 mi vengono richiesti ben 40 EURO per auto, ovvero 120 EURO!!!! Alla mia incazzatura otteniamo un minimo sconto (10 Eu)… Mi raccomando: CHIEDETE PRIMA IL COSTO DEL TRANSFER…. Tra l’altro i gendarmi dell’Aeroporto di Tam, cui avevo chiesto info, proibiscono di dormire nei locali dell’aeroporto: quindi in ogni caso si è costretti a recarsi in città.

Il volo per Djanet parte non alle 6,15 ma alle 8.30 col solito ritardo tipicamente algerino. Volo splendido per chi ha la fortuna di avere un finestrino a disposizione!

A Djanet ci attendono le Toyota della Tenerè (e qui il Transfer è gratuito…) che ci trasportano presso l’Hotel di Khirani (ma vi portano anche allo Zeriba, se preferite, senza maggiorazioni…).

Informo subito la Direzione della nostra intenzione di partire per il Tadrart non in giornata ma l’indomani: pas des problem.

Concordiamo anche una maggiorazione di giorni 2 in Tadrart, causa la grande disponibilità di giorni (17). Occhio se contrattate le auto: tenete sotto mano il contratto, perché il buon Ibhraim, gestore dell’Hotel, tira a farvi pagare le auto di più della cifra pagata dall’operatore (122 Eu al giorno comprensive di autista e carburante, ma tirando un po’ si riesce anche a scendere)…

Abbiamo viaggiato in 5+1 per auto senza problemi di comodità. Inutile noleggiare una macchina in più per stare comodi, perché si viaggia benissimo anche così.

LASCIAMO I BIGLIETTI AEREI all’Hotel di Khirani, che si occupa della conferma dei voli di ritorno (e li custodisce in cassaforte per tutto il tempo del tour…).

Ceniamo in Hotel (pessima cena, sconsiglio!per una buona cena recatevi in Djanet al piccolo ristorante “I 3 Datteri”, sulla strada che porta al Souk dei nigerini, costo per persona circa 4 Euro…) dopo aver rimpinguato la cassa cucina al mercato di Djanet (le auto della Tenerè sono a disposizione gratuitamente per il servizio navetta per e dalla città). Acquistato frutta, verdura, uova (da far sode), patate, cipolle, ecc. più alcune confezioni di Nescafè.

Acquistate anche le Taniche per H2O: attenzione che in commercio vi sono taniche da 30 litri e da 20: quelle da 30 pur se convenienti sono troppo fragili e si spaccano, quelle da 20 sono migliori (inoltre gli asini non riescono a portare le taniche da 30 litri…). Taniche da 30 litri circa 3 Eu cad, 2,5 quelle da 20. Noi le abbiamo poi rivendute ad un ristoratore il giorno prima della partenza per l’Italia a 1,5 euro ciascuna. Anche le cassette di plastica per frutta e verdura le abbiamo acquistate a 100 dinari ciascuna che ci sono poi stati restituiti in contanti alla resa delle cassette, a fine tour.

Non contate sulle taniche che Khirani ha in Hotel: non le impresta, al limite le vende!!!

La bombola del Gas ed il raccordo sono reperibili presso il personale dell’Hotel Tenerè.

CASSA COMUNE: abbiamo versato 150 Eu a persona. Da questa somma abbiamo ricavato:

3 pernottamenti all’Hotel Tenerè, due cene in ristorante a Djanet + una cena ed un pranzo sempre al Tenerè, tutte le spese riguardanti cibo, acqua, taniche ecc ecc., pagamento di due giorni in più per ben 3 Toyota, mance per tutte le guide in Tadrart ed in Tassili, i transfer la cena e l’albergo a Tamanrasset.

Abbiamo ancora avanzato abbastanza denaro da riavere indietro, a fine viaggio, 25 Eu a persona.

TADRART – ADMER

Splendido tour, anche se alcune zone riportate nel programma citato dal giornale di Avventure non vengono toccate: i Monti Gautier sono attualmente chiusi al traffico turistico per motivi militari, idem il pozzo di Inn Afelelah, accanto al quale si trovano i baraccamenti dei rifugiati nigerini (e una marea di militari zelanti…). Di conseguenza, fatto il classico giro Oued Inn Djerane, Moul En Naga, Tin Merzouga ed Alidemma non scenderete verso il Tafassasset e la balise Berliet numero 20, ma taglierete a tutto ovest dritto verso il Monte Tiska e la balise Berliet numero 22, entrando nell’Erg d’Admer all’altezza dell’Aeroporto…Quindi non si attraversa l’Admer, ma lo si COSTEGGIA, evitando accuratamente persino il facile passo di Tahor (obbligatorio per chi viene da Inn Afelelah…), e restando nelle prime dune.

Mai trovato freddo insopportabile (circa 3 gradi nella notte, da 20 a 30 di giorno…), sempre cielo terso, mai nebbia. Una sola notte di vento forte, nel labirinto di Alidemma.

Tutto il resto senza alcun problema.

Vi consiglio di studiare accuratamente il percorso: chiedete alle Guide di portarvi nel tal posto e nel tal altro, altrimenti tendono a “tagliare”: fategli vedere che conoscete il territorio e sapete sempre esattamente dove vi trovate.

L’intero percorso è facilmente rintracciabile su una mappa IGN al 200.000 o al 500.000, meno facile su quelle al milione. Ottime anche le mappe dell’esercito russo.

Se volete farvi un’idea precisa del percorso curiosate sul sito www.sahara.it e troverete le coordinate satellitari dell’intero giro.

L’ultimo giorno di tour, provenendo dall’Admer, si passa a visitare il sito famosissimo della Vacca che Piange, la Tomba preislamica e la roccia dell’Elefante.

Trovate ampi riferimenti ed immagini di tutto il giro, compresa l’ultima parte, sulla Guida Polaris Algeria Volume 1 e Volume 2.

Un’altra buona Guida è Guida al Deserto, Edizioni Futura, ormai difficile da trovare, edita nel 1986.

Lasciate perdere la EDT Lonely Planet Algeria perché non dice assolutamente nulla né del Tadrart né dell’Admer e ben poco del Tassili.

Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti FATE ATTENZIONE, perché le guide tuaregh tendono a mollare il tutto in deserto: sta a voi caricare i sacchi di pattume sulle macchine e pretendere che essi vengano portati fino a Djanet.

Al limite, per contenere il volume, bruciate tutto la mattina presto, con fiamma forte. Poi recuperate tutto ciò che non può bruciare (se bruciate anche le lattine consumerete olii residui ed eviterete la puzza…MA NON GETTATE NEL FUOCO IL VETRO) e mettetelo in un sacco di yuta.

VI RICORDO CHE ANCHE IL TADRART FA PARTE DEL PARCO DEL TASSILI, sotto tutela dell’Unesco dal 1986, e che pietre e sabbia NON possono venire asportati: all’aeroporto sequestrano tutto.

TASSILI:

Avevamo a disposizione 18 asini. Limitate il bagaglio allo stretto necessario per avere più spazio per viveri ed acqua. Calcolate che un asino trasporta circa 45\50 kg.

Acqua: abbiamo portato per 5 giorni di trekking 5 taniche da 20 lt di acqua da bere e 6 di acqua per cucinare e lavare. L’acqua potabile l’abbiamo travasata dalle bottiglie di acqua minerale, mentre l’altra l’abbiamo presa dai rubinetti del Tenerè e potabilizzata con Micropur, per ogni evenienza.

Per ulteriore sicurezza tutte le verdure sono state sempre lavate in acqua e amuchina.

Durante il trekking, man mano che le taniche si svuotavano, le riempivamo alle guelte incontrate sul percorso, previa chiara segnalazione (portate un buon pennarello!!!) sulle taniche stesse… Meglio non ritrovarsi senza acqua, non si sa mai.

Il paesaggio è a dir poco incredibile. Le pitture sono ahimè deterioratissime, nella maggior parte dei casi appena visibili. Ma pare di aggirarsi nel mondo delle Fate, tanto è impressionante tutto quanto vi circonda.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico il primo giorno, partiti alle 8 da Djanet, abbiamo marciato 9 ore, salendo prima a Tamrith, poi al Canyon omonimo, a Tin Zoumaitac ed infine a Ouan Gouffah, dove abbiamo aperto il campo (ed era capodanno!!!).

Il giorno successivo 4 ore per raggiungere Sefar Centrale, più altre 2,5 nel pomeriggio per visitare Sefar Nero. Bivacco a Sefar.

Il giorno dopo ancora 3,5 ore di visita a Tin Abhoteka e altre 2,5 per visitare Sefar Bianco. Campo ancora a Sefar.

Giorno successivo 5 ore di marcia fino a Tamrit Basso ed ancora almeno 2,5 fino a Ouan Taouami, dove abbiamo aperto il campo.

L’ultimo giorno occorrono, dal luogo del bivacco, almeno 3 ore per discendere il canyon e giungere alla vallata in fondo all’akhba Tafelelet.

DIFFICOLTA’: il primo giorno qualche passaggio esposto e un paio di semplici passaggi in arrampicata di primo grado, assolutamente fattibili per chiunque. Circa 800 metri di dislivello, superati in tre ripide salite su pietra.

Tutto il resto è relativamente pianeggiante.

ATTENZIONE ALLA SPAZZATURA!!!! Tutto il Tassili è un immenso immondezzaio…Premuratevi di FAR PORTARE A VALLE i vostri rifiuti a dorso di asino!

I Tuareg che conducono i somarelli hanno la pessima abitudine di mollare nei canyon la spazzatura. Minacciateli di non dar loro un centesimo di mancia se solo si azzardano a farlo!

A proposito di mance: tenete presente che un autista di Toyota in Africa guadagna dai 30 ai 50 dollari americani per 15 giorni di tour: quindi una buona mancia si aggira intorno ai 30 dollari per ogni autista…idem per la Guida in Tassili.

Occorre dare rilievo al fatto che la guida viene considerata più degli asinieri: se date a Guida e mulattieri la stessa mancia fate uno sgarbo alla prima, ponendolo sullo stesso livello dei semplici gregari… I tuareg sono fieri e permalosi…

LETTERATURA SPECIFICA:

Vi consiglio:

LUCI ED OMBRE DEL DESERTO, Lorenzo Marimonti, con diverse descrizioni di paesaggi che andrete a visitare in questo viaggio.

SONO NATO CON LA SABBIA NEGLI OCCHI, Manò Dayak, meraviglioso spaccato della società Tuareg scritto dall’ultimo vero principe di questo popolo…

TUAREG LA TRAGEDIA, sempre di Manò Dayak

VOLO DI RITORNO:

partito con ben 13 ore di ritardo, con conseguente perdita di tutte le coincidenza da Roma per Milano, Torino e Venezia…Volando con Air Algerie il delay è INEVITABILE, ma questo è stato davvero un’eternità…

So di molta gente che si è ritrovata a Fiumicino, il mattino dopo, senza un posto sui voli. Noi abbiamo ovviato all’inconveniente andando direttamente al Gabbiotto AIR ALGERIE facendo fare GIA’ da Algeri la VARIAZIONE di tutti i nostri biglietti di voli nazionali…In pochi minuti tutti quelli del mio gruppo avevano il loro bel biglietto modificato con voli in partenza da Roma per le varie destinazioni validi per il giorno dopo.

Ho poi ottenuto un telex dal Capo Scalo, che mi autorizzava a recarmi alla sede dell’Air Algerie di Fiumicino per ottenere a loro spese un Albergo (ed i transfer) a Roma.

Attenzione, perché molti gruppi sono entrati, ad Algeri, direttamente nell’area dei GATE, senza piu poter uscire e variare i loro biglietti!!!! Aspettate ad andare al Gate, tanto l’aereo mica scappa!

Per concludere siamo arrivati a Roma intorno all’una del mattino; un funzionario dell’Air Algerie era in attesa, siamo stati dirottati in un lussuoso hotel di Ostia. Non ci siamo preoccupati di chiedere dove e quando eravamo stati prenotati per i voli interni, perché tanto ognuno di noi aveva già un biglietto validissimo e vidimato per la destinazione finale. Infatti il mattino del 6, alle 8,00, parte del gruppo ha volato regolarmente su Milano con Alitalia e su Torino con Air One.

La Cassa Cucina è stata lasciata accanto ad altre di altri gruppi accanto al nastro trasporto bagagli di Fiumicino.

Viaggio splendido, anche grazie all’ottimo gruppo.

Un grazie a:

Mauro 1 e Mauro 2, Edi, Emanuele, Bea, Roberta, Samantha, Katia, Diego, Fabio, Michela, Sergio, Alberto e mia moglie Anto.

Buona Sabbia a tutti.

RoboGabr’Aoun

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