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Marocco 2008: 3500 Km tra neve e sabbia a cura di Barbara Grillo

– Posted in: Africa, Nord Africa, Resoconti di viaggio

By Barbara Grillo
Originally Posted Monday, January 19, 2009

MAROCCO 2008: 3500 KM TRA NEVE E SABBIA

E 6000 KM IN 8 GIORNI

Viaggio organizzato da Alberto Casagrande dal 01 al 23 novembre 2008

Diario a cura di Barbara Grillo e Roberto Bortolin

www.fennecdesertteam.it

email: info@fennecdesertteam.it

UOMINI E MEZZI:

Alberto Casagrande & Renzo Trevisan (Land Rover Defender 110 SW)
Luca Calzolari & Giuseppe Marson (Land Rover Defender 110 SW)
Andrea Tasca (Moto BMW 1200GS)
Domenico Meghini (Range Rover)
Roberto Bortolin & Mauro Bortolin (Toyota Hi-Lux)

Ringraziamo i ragazzi di Merzouga che in una notte hanno costruito in legno di palma questi tre modellini speciali di fuoristrada Land e Range appositamente per noi.

Quello di destra che si ribalta è il Range di Domenico!

 

IL PERCORSO IN PILLOLE:

01 novembre 2008

Genova – Traghetto Ouzoud

03 novembre 2008

Arrivo la sera a Tangeri – Martil, Km 75

04 novembre 2008

Martil – Pista sul Jebel Tisouka – Chefchaouen (Hotel Khattabi), Km 172

05 novembre 2008

Chefchaouen – Ouzzane – Fes (Hotel Bhata), Km 215

06 novembre 2008

Fes – Ifrane – Campo 1 (Foresta di Cedri), Km 213

07 novembre 2008

Campo 1 – Bekrite – Midelt (camping Jaffar), Km 160

08 novembre 2008

Midelt – Circle de Jaffar – Ait Messaoud – Campo 2 (Igli), Km 160

09 novembre 2008

Campo 2 – Imilchil – laghi – Agoudal – Campo 3 (passo Tizi n Ouano 2912m), Km 190

10 novembre 2008

Campo 3 – Gole di Dades – Boumalne – Tinerhir – Gole Todra – Campo 4 (Assoul), Km 230

11 novembre 2008

Campo 4 – Goulmina – Errachidia – Meski –Campo 5 (Tazouguerte Grotta Kef Aziza), Km 240

12 novembre 2008

Campo 5 – Boudnib – Gara Toufliodou – Campo 6 (Erg Chebbi), Km 170

13 novembre 2008

Campo 6 – Dune – Merzuga – Rissani – Efroud –Rissani – Campo 7 (Gaouz pista delle Miniere), Km 145

14 novembre 2008

Campo 7 – Taouz – Campo 8 (Jedel Zireg), Km 130

15 novembre 2008

Campo 8 – Hassi Fougani – Oum Jrane – Passo Tafilalet – Camping Oasis (Zagorà), 155 km

16 novembre 2008

Zagora – Tagounite – Mhamid – Oasi Oum Laalag – Campo 9 (Erg Ghaga), Km 160

17 novembre 2008

Campo 9 – Dune – Campo 10 (El Mdaouer Srhir), Km 100

18 novembre 2008

Campo 10 – Zoum Fguid – Tissint (cascata) – Almour – Alougoum – Taznakht – Quarzazate (Hotel Amlal) , Km 360

19 novembre 2008

Quarzazate – Ait Benaddou –Telouet – Passo Col du Tichka – Campo 11 (Zerkten), Km 145

20 novembre 2008

Campo 11 – Ait Ourir – Demnate (Imin Ifri ponte naturale e Impronte di dinosauro) – Cascate di Ouzoud – Beni Mellal – Khenifra – Meknes (Hotel Ibis ), Km 550

21 novembre 2008

Meknes – Sidi Kacem – Moulay Bousselham – Pista sulla scogliera dell’Oceano – Larache (Camping attrezzato libero), Km 205

22 novembre 2008

Larache – Asilah –Cap Spartel – Tangeri (Hotel Marco Polo), Km 130

23 novembre 2008

Tangeri – Traghetto Ouzoud – Genova

MAROCCO DUE ANNI DOPO PERCHE’?

Questo paese è molto bello e ricco di contrasti naturali, sociali e culturali. Chi ama fare 4×4 si trova ad esplorare lande desolate, montagne, deserti, ambienti comunque poco o per nulla frequentati dal turismo di massa. Alberto, come tutti gli amici che lo seguono, sono consapevoli già in partenza che attraversano territori spesso poveri e uno modo amichevole per farlo è scambiare o donare materiale utile. Ogni paese è abitato da più o meno nomadi o persone comuni che vivono in modo umile e semplice. Il Marocco è uno di quei paesi africani densamente abitato a tutte le quote e quindi lungo il tragitto ci si trova spesso davanti a realtà totalmente lontane dalle nostre. Queste realtà, in particolare quelle dei nomadi, ci avevano affascinato nel viaggio del 2006 soprattutto dopo che il destino ha fatto in modo che noi interagissimo con loro.

Il Land anche questa volta è partito carico di vestiti usati raccolti durante l’anno tra parenti e amici, oltre che quaderni e penne donati sempre da negozi locali. Tra le novità anche una dozzina di paia di scarpe, che gentilmente un calzolaio del nostro paese ci ha regalato, e alcune medicine di primo soccorso donateci da una farmacia di fiducia.

Perché di nuovo Marocco quindi, nonostante il viaggio del 2006 non lo avessimo vissuto benissimo? Avevamo avuto qualche problema di convivenza con i marocchini nella prima nostra visita in questo paese causa semplicemente il loro modo di fare a cui non eravamo abituati. Dal punto di vista umano le poche persone che avevano fatto la differenza e che ci avevano lasciato un bel ricordo erano state proprio i nomadi, cosa che non credevamo perché non conoscevamo appunto tale realtà. Nel dicembre 2006 eravamo rimasti senza batteria del Land in mezzo al deserto e fu grazie all’aiuto di una famiglia nomade che trovammo un fuoristrada per riavviare la nostra macchina.

Ebbene dopo due anni Alberto è ritornato in novembre 2008 con tanto di fotografie e doni per trovare quelle stesse persone e tutti quei nomadi che lungo il percorso di quel anno avevano allietato il nostro viaggio con la loro semplicità e ospitalità. A questo ovviamente si unisce il gusto del fuoristradista per l’avventura e la scoperta di nuovi orizzonti.

GENOVA – TANGERI – GENOVA VIA MARE e PORDENONE – MIDELT VIA TERRA

Questa volta abbiamo scelto la nave marocchina COMANAV pensando fosse più puntuale, consapevoli fosse meno confortevole. Anche qui, nonostante attraccasse direttamente a Tangeri, si sono accumulati ritardi su ritardi sia in andata che in ritorno soprattutto causa maltempo… mai una volta che va come ci si aspetta!

Meno tempo invece ci ha messo sicuramente Roberto che ci ha raggiunto il 7 novembre percorrendo via terra 2500 chilometri in 19 ore! Più veloce della luce! Confrontando i costi, alla fine è la spesa è quasi equivalente.

COME E’ ANDATA IN BREVE

E’ andata bene senza grandi intoppi o problemi. Le condizioni meteo agli inizi non sono state molto favorevoli: il tempo è stato molto piovoso e nevoso nei primi tre giorni. Peccato la visita a Chefchaouen e Fes sotto la pioggia, ma subito dopo la situazione è migliorata decisamente. I marocchini han detto che erano 40 anni che non pioveva così tanto. I guadi, normalmente in secca, erano pieni di acqua e attraversarli in corsa era una goduria! Per questo motivo le piste e le normali strade erano molto rovinate e relativamente complicate da percorrere. Anche la neve è comparsa a basse quote, ma ha permesso di valicare il passo innevato di Tizi-n-Ouano a 2912 metri con uno spettacolo mozzafiato attraverso la catena dell’Atlante!

L’arrivo sul deserto è stato tanto desiderato per tutto l’anno, ma con sorpresa lo abbiamo trovato molto bagnato, fangoso e tutto verde di rucola (molto buona!)!

Il nostro amico Hassan, che segnaliamo come ottima e simpatica guida per Marocco e Algeria, a Erfoud sta benissimo e ci ha accolto nella sua famiglia. La sua email per contattarlo è bensghir4@hotmail.com

Non è mancata nemmeno una visitina alla grotta Kef Aziza, orizzontale e comoda anche per non speleologi, lunga qualche chilometro con una temperatura media di 22 gradi.

Pochi problemi meccanici, ma che senza il buon vecchio MacGyver di Alberto non si sarebbero risolti facilmente! Scoppiato il differenziale posteriore del Range di Domenico, cosa che ha confermato nuovamente come dove c’è Range, c’è Ro-gna! La moto BMW ha bevuto acqua in un guado e quindi ha necessitato di qualche traino … insomma solite cose che possono succedere!

Tra neve e sabbia questa volta il Fennec Desert Team ha totalizzato 3500 km con piste a volte impegnative e tecniche. Alcuni diari recenti di viaggiatori riportano certi tratti da noi percorsi come impraticabili o difficili. A nostro giudizio sono tutti fattibili, anzi appunto perché un po’ sconnessi forse sono più interessanti da percorrere. Niente comunque di impossibile, nonostante alcuni locali ci sconsigliassero certi passaggi perché “dangerousi”. Una strada sola ci ha obbligato a tornare indietro causa un grosso masso che blocca la strada.

ITALIA – MAROCCO – MADRID – ITALIA: 6000 KM IN 8 GIORNI

di Roberto Bortolin dal 06 al 15 novembre.

06 novembre

Partenza da Pordenone alle 5 del mattino. Alle 11 sono in confine francese e alle 16 quello spagnolo. Cena a base di pollo e patatine a Valencia per 6 euro. Sarà per l’entusiasmo del viaggio, ma non sento la stanchezza e sono felice, nonostante la telefonata di un mio cliente che perturba il mio buon umore. Bevo l’ennesimo caffè e totalizzo 1600 km in quasi 15 ore!

Riparto e percorsi 100 km faccio rifornimento. Noto che dietro la stazione c’è un hotel. Mi fiondo dentro e dormo come un ghiro in una camera confortevole, forse l’ultima.

07 novembre

Alba meravigliosa con paesaggi che ricordano il far-west. Trovo la nebbia per circa mezza ora. Poi di improvviso si dirada e le montagne innevate contrastano con la roccia rossa delle gole che sto attraversando. Alle 13.30 arrivo a Tarife dopo la bellezza di 2450 km! Il traghetto parte alle 15.00 e sono felice!!

08 novembre

Midelt – Circle de Jaffar – Ait Messaoud – Campo 2 (Igli), Km 160

Alle 6 sono a Tangeri con colazione compresa nel viaggio. Qui trovo anche Mauro, che sarà il mio compagno di avventura. Percorriamo 400 km e arrivo a Midelt dove incontro Alberto e gli altri. Baci e abbracci, si mangia pollo per la felicità di Alberto e si parla.

Partiamo verso nuovi orizzonti. Dopo pochi chilometri la strada sterrata si perde in mezzo le montagne tra fango e paesi isolati con la popolazione che ci assale chiedendoci “stilò stilò”!

Raggiunta la quota di 2200 metri decidiamo di fare campo. Cuciniamo le salsicce che ho comprato in Spagna. Si ride e si scherza fino alle 21. Poi tutti a nanna. Fuori sono meno 4 °C.

09 novembre

Campo 2 – Imilchil – laghi – Agoudal – Campo 3 (passo Tizi n Ouano 2912m), Km 190

Ci si sveglia alle 6.30. La meta odierna sono i laghi montani. Ancora fuoristrada. In una foto scattata da Mauro sembra che stiamo precipitando in un burrone! Alle 11.00 sosta a Imilchil per gasolio, provviste, thè. Alle 12.30 si mangia qualcosa e si prosegue verso il passo a 2900 metri. Il percorso è alternato da banchi di acqua e fango con tratti molto polverosi. Verso le 15.00 perdiamo Andrea che è andato troppo avanti. Facciamo il campo a 2900 metri e la neve è solo a chiazze. Vano tentativo di Mauro di accendere il fuoco e da questo momento Alberto gli affibbia l’appellativo di piromane senza sbagliarsi più di tanto!

Verso le 21.00 anche se ci sembra mezzanotte decidiamo di raggiungere a piedi la quota di 3018 metri. Sono 100 metri duri! In cima troviamo una stella d’acciaio in spagnolo piazzata nel 2002.

10 novembre

Campo 3 – Gole di Dades – Boumalne – Tinerhir – Gole Todra – Campo 4 (Assoul), Km 230

Sveglia alle 6.30 e il percorso di oggi si presenta innevato con tratti relativamente facili, almeno per noi, con punti molto strapiombanti al nostro fianco. Il paesaggio è bellissimo!

Scendiamo verso le gole del Todra e si ha l’impressione di essere in mezzo al Gran Canyon. Il sole in fronte e basso all’orizzonte impedisce ad Alberto davanti a tutti di non vedere una grande buca nella pista … Attimi di panico… Il Land sembra rischiare il ribaltamento. L’unica parte che tiene è solo il paraurti. Senza quello la situazione sarebbe stata molto più critica. Io procedo con il mio verricello a tirarlo subito fuori. La macchina è salva!

Prepariamo il campo e ceniamo a base di salsiccia, polenta e pastasciutta al ragù per festeggiare il compleanno di Luca.

11 novembre 2008

Campo 4 – Goulmina – Errachidia – Meski – Campo 5 (Tazouguerte Grotta Kef Aziza), Km 240

Oggi iniziamo la giornata prendendo una pista in mezzo a paesi abbandonati da Dio tra guadi e pietraie, che rendono il viaggio ad Andrea un po’ più impegnativo che a noi.

Ormai è pomeriggio tardi e facciamo campo vicino ad un fiume, ma l’avventura non è finita, perché si va in grotta, localizzata sulla sponda opposta della vallata. Io e Alberto decidiamo di attraversarlo a piedi bagnandoci fino alle ginocchia e assaporando l’acqua fredda. Gli altri, invece, a nostra insaputa passano con Domenico sul Range! Bastardi!

La grotta si presenta con una ingresso a galleria. Ci investono dapprima dei colombi e poi una flotta di pipistrelli lungo tutto il percorso. La visita prosegue tranquilla per due chilometri fino a diventare un po’ tecnica per i non addetti. Visto che solo due di noi sono speleologi per questioni di sicurezza decidiamo di uscire. Domenico, classe 1941, ci segue alla grande! Siamo completamente in acqua, sudati fino alle ossa. Una volta usciti mi butto nel fiume, mentre gli altri attraversano con il Range investendomi con gli spruzzi!

Arriviamo al campo e Mauro si accinge ad accendere il fuoco con una tanica di benzina, le cui fiamme minacciano il tendone di Alberto, che sta fotografando le stelle! La sua espressione una volta visto quel falò è da filmare! Prima felice per le foto notturne e poi improvvisamente preoccupato per le fiamme! Per fortuna non succede niente a parte un piccolo buchetto sulla tela e la breve infuriata di Alberto! Ceniamo e passiamo la serata attorno ad un fuoco di dimensioni ridotte … Alberto prende in giro Mauro: da grande vuoi mica fare il pompiere come Grisù?!

12 novembre 2008

Campo 5 – Boudnib – Gara Toufliodou – Campo 6 (Erg Chebbi), Km 170

Intanto in quota ha iniziato a nevicare bene! Siamo contenti perché riusciti per poco a schivarla e a fare il passo di 2900 metri!

Partiamo presto al mattino e siamo in anticipo sulla tabella di marcia, ma le sorprese non stentano ad arrivare. Mentre facciamo l’ultimo guado la moto di Andrea si ferma e non riparte più.

La trainiamo e per fortuna riprende a funzionare. Attraversiamo paesaggi lunari e ci fermiamo presso una famiglia berbera, dove mangiamo pistacchi tormentati dalle mosche.

Proseguiamo lungo il confine algerino e alcuni militari ci fermano ad un posto di blocco marocchino per un controllo. Ce la caviamo con alcune sigaretta in cambio e una birra.

Dopo una ora di pista arriviamo finalmente al deserto vero, sabbia finalmente e Mauro è contentissimo! Ma non solo lui, tutti noi! Lui si aspettava caldo e sabbia. Fino ad ora abbiamo trovato acqua e neve! Purtroppo le lunghe piogge non rendono piacevole l’attraversata. Ci impiantiamo di continuo con fango e sabbia bagnata. Andrea inizia a preoccuparsi per le condizioni della moto. Trainarla nella sabbia non è il massimo. Decidiamo di fare campo così lui e Alberto possono far manutenzione. Smontano il motorino di avviamento e con la determinazione di Alberto si riesce a ripararla. Nel frattempo Domenico si incasina felicemente da solo con il Range su e giù per le dune!

13 novembre 2008

Campo 6 – Dune – Merzuga – Rissani – Efroud –Rissani – Campo 7 (Gaouz pista delle Miniere), Km 145

Al mattino decidiamo di dividerci in due squadre: Andrea e Luca si dirigono verso Merzouga per curare in modo definitivo la moto.

Noi continuiamo sulla sabbia e Domenico si diverte tra una duna e l’altra. Mauro rimane colpito del fascino del deserto. Incomprensioni varie sul posto da raggiungere alla fine portano alla perdita di Andrea: non lo troviamo più per un paio di ore! Noi ci dirigiamo a Erfoud, dove riflettiamo davanti a pollo e patatine. Qui incontriamo l’amico di Alberto e Barbara, Hassan, nomade berbero che adesso fa la guida in Marocco e Algeria. Come per magia compare Andrea che sta aggiustando la moto di fianco a dove stiamo mangiando!

Hassan ci porta in giro per il paese a visitare l’officina dei suoi amici, dove lavorano con maestria il calcare nero a trilobiti, ammoniti e ortoceratidi.

Dopo un paio di ore viene il momento dei saluti. Per noi il viaggio finisce e dobbiamo tornare a casa causa lavoro incombente. Alberto, Luca e Domenico con Andrea si dirigono alle miniere, io e Mauro partiamo verso Fes.

Viaggiamo veloci e prendiamo una strada lunga e stretta da sembrare infinita. La Luna piena ci fa da guida e incrociamo solo qualche camion. Mi accorgo che una macchina ci segue da lontano, ma non riesce a raggiungerci causa la nostra elevata velocità … per sicurezza mi infilo in tasca lo spray al peperoncino …

Arriviamo a Fes e ceniamo verso le 20.30 con una cheeseburger marocchino. La città di notte è piena di gente e affascinante.

14 novembre

Fes – Tangeri – Tarifa – Madrid

Al mattino visitiamo la Medina accompagnati dalla guida Abdul, che ci ha fatto girare in lungo e largo tutta la città, tra moschee, concerie, tappeti, seta, spezie e quant’altro. Facciamo compere e pranziamo. Salutiamo Abdul ringraziandolo.

Ci dirigiamo verso Tangeri in 4 ore e 460 km. Riusciamo a imbarcarci per ultimi grazie ad un marocchino che ci aiuta a sbrigare le pratiche di imbarco e biglietto. In 20 minuti siamo in Spagna. Non possiamo fare molte cose perché abbiamo due pezzi da 500 euro e la carte di credito non funzionano, quindi partiamo da Tarifa per Madrid. Tappa d’obbligo Puerto Bonus in ricordo dei vecchi tempi. Non riusciamo a trovare un posto che ci cambi i soldi. Improvvisamente Mauro si ricorda di avere un amico veneto a Malaga, Elvis. Andiamo da lui. Simpaticone ci fa il favore e i offre pure caffè e grappa!

Partiamo per Madrid. Dopo 250 km ci fermiamo in un 4 stelle … sì ma fuori in un parcheggio per camion!

Alle 11.00 arriviamo all’aeroporto della capitale spagnola, dove lascio Mauro. Il contachilometri della mia fedele Toyota mi avvisa che ho appena fatto 5500 km da casa!

Una telefonata di mio fratello mi informa che devo rientrare in Italia ancora prima del previsto. Bene! Ho una scusa buona per corre e per vedere prima Mara e i miei figli!

15 novembre

Madrid – Saragoza – Pordenone

Gli ultimi 50 km prima di casa mi sembrano infiniti … Dopo 2200 km in 19 ore alle ore 7.00 riesco ad abbracciare Mara. Mi infilo nel bagno a rilassarmi lo scheletro e penso con un pizzico di invidia agli altri in Marocco ancora in giro liberi senza pensieri … Il giorno dopo realizzo meglio che ho fatto 6000 km in 8 giorni tra neve a 3000 metri, sabbia di Merzouga, grotta e piste dai paesaggi lunari attraversando Francia, Spagna e l’Atlante! Mi sento un po’ saetta MacQueen del film Cars!

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