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Marocco 2012 di Gibran Marco V.

– Posted in: Africa, Nord Africa, Resoconti di viaggio

By Gibran Marco V.
Originally Posted Monday, May 21, 2012

Marokko 2012

 

27 dicembre 2011 Malosco, Trentino 1050 mt alt, è una mattina limpida dal freddo salutare di quello che ti sveglia dai tuoi sogni notturni; avrò caricato tutto? Che poi quel “tutto” sia un eufemismo per confermare la confusione del giorno prima nel garage di casa provando a caricarlo “tutto” sul pick up. Comunque sia si parte !! Il mulo è ben carico e sul cassone padroneggia il giallo del quad Suzuki di Matteo… non vedo l’ora di scrollarmelo di dosso. Il traghetto ci aspetta la sera e parte in orario da Genova con destinazione Tanger-Med. Arriviamo 2 giorni dopo, sbrighiamo le formalità di frontiera e partiamo per Asilah per raggiungere gli altri amici con Navara e quad Kavasaki. Il giorno dopo partiamo per il sud passando per Meknes ed i passi di montagna arrivando la sera al campeggio de Meski. Ogni luogo del Marocco è un ricordo di avventura e nostalgia; alcuni anni fà ho organizzato un viaggio per la visita e l’esplorazione di alcune cavità presenti in queste zone. Una di queste è la grotta Kef Aziza o grotta di Tazzouguere,posizionata sopra il letto dello oued Guir sottostante un vecchio fortino della legione straniera, 4 km di lunghezza, luogo perfetto per una folta colonia di pipistrelli e nella parte iniziale della cavità luogo adibito ad abitazione nel periodo estivo per alcuni pastori berberi della zona. La piana dell’Hamada du Guir e la risorgenza della grotta Kef Aziza (Jebeel Chaaba) rappresentano il bacino idrografico della sorgente di Meski. Dopo una notte molto fredda, partiamo per Erfud dove con breve pista raggiungiamo Erg Ghebbi.

L’erg è un “parco dei divertimenti” per i miei amici provvisti di quad. Anche Mario si “diverte” in un volo con il suo parapendio sulle dune dorate del Ghebbi.

Dopo il periplo dell’erg giungiamo a Taouz da dove partiamo assieme a Mohamed lungo le piste che ci porteranno a Zagorà, erg Ghegaga, Oasi Sacre, Foum Sguid. Durante il mese di viaggio e grazie al nostro amico Mohamed,visitiamo parecchi luoghi di arte rupestre e giacimenti fossili. Nelle zona delle cave di Taouz troviamo parecchi scavi di cercatori di denti di squalo e coccodrilli fossile, risalenti all’era geologica del Devoniano (370-350 Ma.) scavi fatti tutti a mano nella speranza di un ritrovamento fortunato. Quasi tutti sono pastori berberi che lavorano nelle miniere per arrotondare le poche entrate della pastorizia.

Passiamo alcuni giorni tra le miniere sulla pista di Taouz-Zagorà e le miniere sulla pista Taouz–Rissani, alla ricerca di fossili e minerali.

Visitiamo parecchi siti archeologici incontrati lungo le piste del sud, alcuni presidiati da custodi altri lasciati al tempo e al sole. Il deserto marocchino preserva tesori ai più nascosti, giacimenti fossili di ortocerato (orthoceras regulare del Cambriano superior) e trilobiti (classe trilobita del Cambriano inferiore 530 Ma, fino al Permiano circa 250Ma) ammoniti e resti fossili di dinosauri disseminati alla mercè del cercatore. Per gli appassionati è gioia e dolore, ammirazione e tristezza per dei luoghi che dovrebbero essere valorizzati per quello che sono, il tesoro dell’umanità.

Questa sotto è stata fatta nello stesso luogo della copertina del tomo 2 Gandini…….

Tutti i reperti fossili e minerali sono spediti nei vari mercati di Erfud, Rissani, Marakkesch dove possibili compratori sono in attesa di qualche occasione. Per i “pezzi” importanti ci sono dei canali preferenziali che partono direttamente dal produttore. Il Tafilalt è una regione del Sahara Marocco,un museo a cielo aperto dove puoi camminare ed osservare le varie epoche geologiche alternarsi in panorami unici nel loro genere. Per gli appassionati e provetti geologi è come entrare in una pasticceria e fare una scorpacciata dei dolci più preziosi, i giacimenti fossili sono a cielo aperto in un ambiente dove tante volte ti dai un pizzicotto per vedere se non stai sognando. Visitiamo alcune miniere di vanadinite, quarzite. Pozzi profondi anche 60 metri con delle tecniche di ricerca a dir poco discutibili dal punto della sicurezza.

Si calano per mezzo di un argano manovrato a mano con delle cinture di sicurezza,scavando con martelli e picconi riportando in superficie dal medesimo tragitto il materiale scavato. Altri minerali si trovano in superficie come la ematite in quantità industriali. Il Marocco è un paese ricco di minerali ma in queste zone non ci sono cave di estrazione molto grandi di sfruttamento come nel Sahara Spagnolo(fosfati) anche se quà e là si incontrano alcuni mezzi pesanti che marcano il terreno con delle profonde ferite. Più di una volta arriviamo per errore all’entrata di una cava!!. Il viaggio si è protratto lungo 1360 km di piste tra taouz-Zagora-Foum Sguid e ritorno con una puntata alle spiagge bianche ed al Nido del condor per un volo in parapendio, alla scoperta di vecchi e nuovi siti fossili ed archeologi, accompagnati sempre dal bel tempo e dall’incontro di nuovi e vecchi amici. Grazie Marocco.

Pista Taouz-Zagora

By Gibran Marco V.

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