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Da Torino al Kurdistan, diario di viaggio di Alessandro Scaglione (prima parte)

– Posted in: Asia, Resoconti di viaggio

By Alessandro Scaglione
Originally Posted Friday, June 1, 2007

DA TORINO AL KURDISTAN DIARIO DI VIAGGIO GIORNALIERO

 

• 13/08 Torino – Ancona – Igoumenitsa (Traghetto Anek lines)

• 14/08 Igoumenitsa – Kavala 540 km

Il primo tratto da Igoumenitsa verso Ioannina è tutto in salita ,anche se sono iniziati i lavori per la costruzione di una autostrada .Onestamente non riesco a capire da dove potrebbe passare essendo tutto un sali e scendi.

A Ioannina riesco a trovare per miracolo il distributore di GPL lungo la strada che porta ad Atene; ogni volta che chiedo a un greco dove è un distributore di GAS per auto scappa impaurito….per fortuna che presto sarò in Turchia.

Da Ioannina a Salonicco, altro pieno di GPL in una località leggermente al di fuori della città (Thermi) e proseguimento per Kavala.

Arrivo nel pomeriggio e pernottamento in campeggio posizionato su una bella baia sabbiosa prima della città bianca (18€).

• 15/08 Kavala – Canakkale 355km

Partenza per la Turchia verso le 10.00 e tolto alcuni tratti e tutta autostrada con pochissimo traffico. Stavolta andiamo a benzina fino al confine turco, dopodichè si trova GPL in tutte le stazioni (0,50 YTL = 0.7€ al litro). Decidiamo di non passare da Istanbul e forse questo è stato un errore, perché per raggiungere l’est della Turchia o la Siria bisogna passare dalla Cappadocia e l’autostrada Istanbul –Ankara – Adana e probabilmente il tragitto più rapido….

Veloci le formalità alla frontiera greco – turca e dopo aver preso il traghetto da Ecebatper Canakkale pernottamento in un campeggio turco (10YTL) sulla costa.

• 16/08 Canakkale – Assos 90 km

Stessa strada di 3 anni fa molto panoramica, stretta è in mezzo agli ulivi ed arrivo sul litorale Egeo della Turchia. Il campeggio dove pernottammo c’è ancora, anche se è diventato più una area per picnic,ma lungo la costa ci sono diversi campeggi.

Ci spostiamo in quello affianco (15 YTL).

• 17/08 Assos – Usak 380 km

Lasciamo il mare per spostarsi verso l’Anatolia centrale e lungo il tragitto siamo costretti a fermarci causa di un violento temporale. Ad Usak non ci sono campeggi e trovo da dormire in una betola al costo di (20 YTL) in centro. Da qui la prima sorpresa. Le città in Turchia non hanno nulla a che vedere con quelle disordinate e squallide della Grecia. Inaspettatamente sono pulite, ordinate e con molto verde ben curato. In serata giriamo per il centro, piacevole.

• 18/08 Usak – Goreme 566 km

Un altro “tappone”, ma la voglia di rivedere la cappadocia e più forte della stanchezza e soprattutto voglio rivedere il camping Berlino e le sue piante di albicocche che fanno ombra alle tende.

Il campeggio è identico a 3 anni fa e anche il prezzo e circa lo stesso (12YTL) 3 anni fa pagammo (10 YTL), ma ero in moto. L’ultimo campeggio in fondo alla salita, dopo il museo a cielo aperto di Goreme costa praticamente il doppio, però ha la piscina. Fate voi.

• 19/08 Goreme

Non ci soffermiamo molto a vedere le Chiese, essendoci stati 3 anni fa, quindi girovaghiamo senza meta precisa infilandoci in qualche sterrato attraversando le caratteristiche formazioni rocciose della Cappadocia. Ci sono molti sterrati in piano, ma sono a differenza di altre zone che descriverò in seguito, più corti e spesso finiscono in un campo di qualche contadino che coltiva la vite per la produzione dell’ottimo vino locale. Interessante e il percorso della Valle delle rose, che parte dalla fortezza di Cavusin ed arriva sulla strada che porta al Museo a cielo aperto di Goreme. Occhio perché a un certo punto dovrete tornare indietro perché la strada si fa troppo stretta e prendere la parallela. Più difficile spiegarlo che capirlo sul posto….

• 20/08 Goreme – Kahta 550 km

Arrivo a Kahta nel tardo pomeriggio e ci sistemiamo al camping Kommagene (15YTL). All’arrivo a Kahta trovate due campeggi. In realtà sono entrambi 2 parcheggi di 2 differenti alberghi, uno di fronte all’altro, ma il parcheggio dell’albergo Zeus e interamente in pietra!!!!e per i picchetti è un problema, almeno che non abbiate un martello pneumatico.

Il Kommagene è almeno in terra ed ha anche la corrente e un “simpatico” proprietario che vi vorrà portare al Nemrut dicendo che la strada è bruttissima e che 1a jeep e’ precipitata in un burrone la settimana prima. Tutte balle… almeno per la jeep precipitata.

Check-in al mezzo perché domani si sale su al Nemrut Dagi.

• 21/08 Nemrut Dagi

Sveglia tardi e partenza alle 14.00 per il giro del Nemrut. Il tempo è bello ,ma nel tardo pomeriggio inizia ad annuvolarsi. Facciamo il tragitto che permette di vedere anche le restanti rovine presenti sul monte. Personalmente lo consiglio vivamente soprattutto la fortezza nuova (Yeni kale) che mi ha ricordato i villaggi dello Yemen. Conosciamo anche il simpatico proprietario del Bar Rome e provategli a chiedere il motivo per cui a chiamato così la sua locanda….

Da Arsemia scegliamo la scorciatoia sterrata che porta al Nemrut e se arrivate a un bivio dove non ci sono indicazioni prendete la strada a destra ,poi sperate di incontrare qualcuno per avere la conferma….INSCHIALLAH!!!!

Arrivo al Nemrut per vedere il santuario di Antioco e becchiamo un bel temporale sulla terrazza Est. Poi il cielo si apre e vediamo il sito con una luce bellissima dovuta al tramonto e alle nuvole ormai lontane che minacciano pioggia.

Al ritorno facciamo il giro più lungo dove la strada è migliore ed interamente asfaltata, con il buio consiglio vivamente questa scelta.

Confermo:

meglio il tramonto dell’alba perché le teste sulla terrazza Ovest sono più belle. Tanto per capirci la testa di Antico (copertina lonely planet) è su questa terrazza.

Utilizzate 4×4 per salire e le ridotte in discesa, nel primo tratto ,per avere migliore freno motore dato il fondo fangoso. Impegnativo nel salire per chi soffre di vertigini.

• 22/08 Nemrut Dagi – Sanli Urfa (Harran) 240 km

Partenza in mattinata ed arrivo ad Harran intorno alle 15.00 del pomeriggio. Caldo torrido ma secco saremo intorno ai 45°C. Notte presso una famiglia curda al prezzo di (20YTL a cranio) compreso di colazione e cena non essendoci campeggi. Se avete una maggiolina potreste pernottare anche ad Harran. Molto interessante la visita al villaggio e al castello e sicuramente qualche ragazzino vi chiederà di farvi da guida, anche se a differenza di quello che dice la lonely planet, i bambini non sono per nulla insistenti nel chiederti dolci o penne. Il villaggio è molto povero e sarebbe una bella cosa portare quaderni e penne per lasciarli nella scuola del villaggio, non lasciateli ai bambini per la strada.

• 23/08 Sanli Urfa

Visita a Golbasi e al bazar. Acquistato tabacco 1 Kg (10 YTL).

La vasca con la Moschea adiacente è bellissima, compresa i giardini circostanti, ma il bazar per chi ha visto le medine del Marocco o dello Yemen è un po’ deludente. Vale comunque la pena visitarlo.

• 24/08 Sanli Urfa – Hasankeyf 292 km

Andateci prima che il governo decida di sommergerlo a causa di una diga che avrebbe intenzione di costruire sul fiume Tigri proprio in corrispondenza del villaggio. A me è piaciuto moltissimo ed è possibile campeggiare sulle sponde del fiume o pernottare in una delle palafitte delle locande sulla riva. Se decidete di campeggiare state lontano dalla riva perché di notte il livello dell’acqua si alza sensibilmente.

Foto Hasankeyf

• 25/08 Hasankeyf – Nemrut Dagi (lago Van) 190 km

Sarà anche meno famoso del suo omonimo di Kahta ,ma il paesaggio e lo sterrato percorsi per arrivare in cima sono tra le cose più belle viste in tutto il viaggio. Anzi a viaggio concluso mi è venuto il rammarico di non esserci stato un giorno intero a girovagare su quegli sterrati. Esiste più di un campeggio sulle rive dei diversi laghi presenti (almeno 2 sicuramente). Molti di questi sono acque sulfuree ed è possibile bagnarsi nell’acqua calda. Non siamo andati a Van perché abbiamo saputo da una coppia di Asti che l’isola di Akdamar era chiusa per restauro e non era possibile accedervi. Anche le cascate di Muradiye ci dicono essere una delusione probabilmente a causa di alcuni lavori a monte delle cascate l’acqua che scende e fangosa e anche il campeggio che era presente non esiste più. Decidiamo quindi di proseguire verso Nord in direzione Ahlat.

Foto Nemrut Dagi

• 26/08 Nemrut Dagi – Isak Pasha (Dogubayazit) 260 km

Discendiamo per l’altra strada che porta ad Ahlat e anche se non ci sono cartelli mi faccio indicare il percorso dal simpatico vecchietto che era con noi nel “campeggio” (non c’era ne bagno ne acqua dolce, regolatevi) e in curdo e gesti mi fa capire la strada da percorrere (5 YTL + 5 YTL di poster che il vecchietto mi chiede di acquistare. Come fai a dirgli di No).

Lungo il percorso incontro un doblò con 4 bulgari sopra che mi confermano la strada. OK.

Arrivo a Dogubayazit nel pomeriggio dopo diverse soste lungo il lago Van per vedere le cose principali (cimitero, tombe, ecc…) e fare 2 bei bagni. L’acqua grazie al colore chiaro della roccia in certi punti sembra quello del mare della Sardegna!!!!

Il campeggio che c’è al di sotto del palazzo del sultano ha i bagni che sono uno schifo e chi scrive è uno che non è che si faccia molti problemi….altrimenti andavo in ferie altrove. Molto, ma molto meglio il campeggio aperto 10 giorni prima da un curdo e un olandese che si trova appena prima la salita per andare al palazzo sulla destra, è veramente grazioso. Presto sarà pieno di tulipani mi dice il simpatico proprietario (15 YTL al dì).

Foto M.te Arat

• 27/08 Isak Pasha

Visita al palazzo resturato pochi anni fa in modo splendido. Tempo necessario mezza giornata.

Foto Palazzo Isak Pasha

• 28/08 Isak Pasha – Ani – Yusufeli 450 km

Percorso verso nord al confine con Iran. Arrivo ad Ani nel primo pomeriggio e visita al sito archeologico tra splendide chiese armene, all’interno di un vasto altopiano al confine con la Georgia. Arrivo a Yusufeli e pernottamento al campeggio lungo il fiume. Scarse le indicazione in paese, chiedete all’ufficio turistico sulla strada principale o alla gente del posto.

Questa zona meriterebbe più tempo ed è un ottimo campo base per interessanti escursioni in bici o a piedi.

• 29/08 Yusufeli – Passo di montagna nei pressi di Sumela 250 km

Nel proseguire per Sumela facciamo del fuoristrada bellissimo per evitare un giro più lungo di 100 km. Ogni tanto mi viene il dubbio di aver sbagliato strada, ma per fortuna incrociamo sempre qualcuno a cui chiedere conferma. Ovviamente massima attenzione e concentrazione, gli strapiombi sono notevoli. Non riusciamo ad arrivare a Sumela, perché 30 chilometri prima, in uscita da una galleria, su un passo di montagna siamo avvolti da un nebbione fittissimo. Per un certo momento ho pensato di essere ad Asti o Vercelli, non si vedeva a 50 metri.

Per fortuna anche stavolta Allah è con noi ed appena fuori dalla galleria, il tempo di richiamare all’ordine “qualche santo” ed ecco materializzarsi una piccola tavernetta. Da qui non me ne vado neanche a colpi di cannone, piuttosto dormo in macchina…..cazzo la maggiolina. Invece la tavernetta ha anche delle graziose stanzette in legno per dormire, 25 YTL, perfetto Allah Akbar.

Mattina dopo sole che spacca le pietre.

 

Foto Monastero di Sumela – Foto Dintorni di Yusufeli

• 30/08 Sumela – Trabzon – Samsun – Stazione di servizio verso Istanbul (circa 400 km)

Pensavo di averla montata ovunque la mia tenda, invece No. Nell’avvicinarmi a Istanbul decido di passare la notte in una stazione di servizio, il tragitto è troppo lungo e chiedo al proprietario se è possibile piazzare la tenda nel suo giardino.

Scontata la risposta affermativa, quindi monto la “casa”, faccio il pieno, mi lavano la macchina, mangiamo, dormiamo e la mattina dopo ripartiamo

• 31/08 Stazione di servizio – Istanbul (circa 747km)

Foto dal Ponte di Galata – Istanbul

• 01-04/09 Istanbul

Foto dal Ponte di Galata – Istanbul

• 05/09 Istanbul – Kavala 480 km

• 06/09 Kavala

• 07/09 Kavala

• 08/09 Kavala – Igoumenitsa – Ancona 40 km

Foto e testi di Alessandro Scaglione

Risposta a chi giuduca la Turchia troppo turistica:

Mah… io no sarei così catastrofico… ovviamente la Turchia è un posto molto turistico, con tutto ciò che ne consegue, ma rimane ancora un posto affascinante basta spostarsi dalle rotte classiche.

Suddividendola in più zone (io la conosco tutta molto bene) potremo definirla così:

• La costa del mare Egeo compresa tra Izmir e Marmaris è quella più battuta turisticamente parlando, con grosse costruzioni utilizzate da turchi e russi (da evitare). A Nord di Izmir esistono località come Assos e Foca che sono ancora a misura d’uomo.

• La zona dei grandi laghi e tra Yosufeli è il mare Nero, sono le 2 zone dove è maggiormente possibile fare dei bei sterrati, io non possiedo il GPS ma con una cartina tipo FMB Bologna e possibile scoprire diverse strade alternative io mi sono divertito un mondo anche se avevo sempre il timore aver sbagliato il bivio da prendere(sto preparando un diario di viaggio se può interessare). Generalmente si passa in mezzo a villaggi o campi coltivati quindi è sempre possibile chiedere informazione. Nella zona del Mar Nero siete sempre sopra i 1500 m con salite e discese tipo i nostri sterrati alpini, mentre nella regione dei Grandi Laghi gli sterrati sono più piatti, siete su un altopiano, ma il paesaggio è molto bello.

• Anche nella zona di Kars, al confine con la Georgia, ho fatto dell’ottimo fuoristrada ed anche lì siete sempre in quota.

• La Cappadocia ….Beh certo che è molto turistica, anche se secondo me le strutture si integrano bene nell’ambiente circostante, io lo Sheraton non l’ho visto…. Anche qui ci sono molti sterrati in piano ed in mezzo alle caratteristiche formazioni rocciose, ma sono a differenza degli altri precedentemente menzionati, più corti perché spesso finiscono in un campo di qualche contadino che coltiva la vite per la produzione dell’ottimo vino locale.

• Nei dintorni del lago Van c’è il Nemrut Dagi, che non è quello delle enormi teste di Antioco, ma vi garantisco che è molto meglio sia come fuoristrada che come paesaggio. Ci sono in cima diversi campeggio dinnanzi a laghetti con acqua calda ed il paesaggio è bellissimo. Chi ha un fuoristrada deve assolutamente andarci. Attenzione alle tartarughe che attraversano la strada…

Disponibile a qualsiasi informazione.

Vai alla seconda parte Considerazioni

Saluti by

ALESSANDRO SCAGLIONE & il suo “trattore” SUZUKI GRAND VITARA 2.0

 

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