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Preparazione di un KTM620 per rally e escursioni africane

– Posted in: Moto, Tecnica

Preparazione KTM 620

Preparazione di un KTM620 per rally e escursioni africane

a cura di Andrea D’ambrosio

Salve a tutti, eccomi ancora qui a scrivere queste righe per illustrare, a chi fosse interessato, le modifiche che ho apportato alla mia moto, una KTM620 EGS, per renderla ancora un pò più specialistica ( di quanto già non lo sia) per il fuoristrada.

IMPIANTO ELETTRICO

Come il 99% dei possessori di questa moto o di simili, ho eliminato gli indicatori di direzione anteriori e posteriori, ho eliminato tutto l’impianto elettrico originale, realizzandone uno completamente nuovo coi i soli fili per il faro anteriore con abbagliante e anabbagliante, luce posteriore, stop comandato solo dalla leva al manubrio.
Ho aggiunto un piccolo circuito raddrizzatore-stabilizzatore per ricaricare una piccola batteria a 12V da posizionare nella vaschetta apposita del coperchio del filtro aria, per alimentare il gps e il porta road-book con la moto spenta.

MOTORE

Il motore, come tutti ben sapete, non richiede particolari modifiche essendo questo una versione utilizzata sulle moto che per anni hanno corso nei vari rally con varie cubature, 620,660 e poco meno di 700 cc. Io comunque una modifica la ho apportata anche in questo caso, non tanto al propulsore quanto al circuito di raffreddamento.
Dietro indicazione di un carissimo amico-meccanico-corridore di rally africani, tale Fabrizio Meoni, detto il cinghiale, ho eliminato il termostato sul circuito di raffreddamento evitando così il rischio di un bloccaggio dello stesso.
Una disavventura simile, cioè il bloccaggio di un termostato, ( costo 34.000 £) determinò sulla mia toyota una spesa di 2.500.000 £ per rottura della testata. Anche il ventilatore collegato al termostato è stato rimosso senza inconvenienti, visto che con questa moto ho già viaggiato 3 volte in tunisia arrivando fino a Bordji el Khadhra senza nessun problema.

SCARICO

Il silenziatore di serie è stato sostituito con uno realizzato da me, ben poco ecologico dal punto di vista della rumorosità ma molto performante e leggero. Ho avuto comunque la accortezza di rimuovere la precamera di espansione posizionata tra gomma posteriore e ammortizzatore e di adeguare la carburazione sostituendo getti e polverizzatore, portando a 55 il getto del minimo, a 200 quello del massimo e inserendo un polverizzatore DR272.Lo spillo è rimasto il K51 con fermo alla 3 tacca
Ho aggiunto un foro, posizionato tra i due originali di aspirazione sulla cassa filtro, proteggendoli tutti con una spugna per filtri montata su un telaietto di alluminio realizzato con lo stesso profilo della cassa filtro.

SELLA

Anche la sella merita qualche attenzione. Essendo realizzata in similpelle e plastica, specie col caldo si patisce un po’ a starci seduti a lungo. La mia la ho modificata recuperando le fasce laterali gialle con la scritta KTM che sono state cucite su un pezzo di pelle scamosciata che ha poi rivestito la sella. Oltre ad essere di per se molto più fresca già al naturale, la pelle scamosciata può essere bagnata con acqua per dare ulteriore sollievo alle nostre…parti molli!!! Vi assicuro che funziona !!!

MANUBRIO

Essendo ci corporatura robusta e non basso (1,83) ho avuto l’esigenza di sollevare il manubrio di circa 4 cm dispetto alla posizione originale di guida. Ho realizzato quindi due spessori in alluminio con la forma che vedete nella foto che ho interposto tra il manubrio e attacco sulla piastra superiore.

Le leve freno e frizione sono state volutamente accorciate per evitare rotture accidentali in caso di cadute e sono comunque protette da paramani chiusi.
Anche le manopole originali in gomma sono state sostituite da quelle in spugna nera.
Anche queste manopole in spugna aiutano un pò ad attutire una parte delle vibrazioni.
Per il montaggio del trip non ho utilizzato il microinterruttore magnetico fornito di fabbrica con il trip ma mi sono orientato sui microinterruttori magnetici venduti per i sistemi antifurto.

Ne esistono alcuni tipi che sono cablati all’interno di contenitori in ottone del tutto simili ai bossoli di armi da fuoco, sono lunghi circa 2,5 cm con un diametro di circa 0,5 cm e possono essere montati facilmente. Io ho realizzato un foro da 5,5mm sul supporto il lega della pinza freno anteriore e vi ho inserito il cilindretto di ottone, facendo in modo che il magnete montato sulla ruota lo sfiorasse.


Anche il supporto per la calamita e la calamita stessa non sono quelli di serie, come potete vedere dalle foto allegate, è tutto home made. Naturalmente tutto questo presuppone una rimozione totale di tutto il blocco contachilometri originale.
La sonda del conta km sulla ruota è stata lasciata al suo posto, ho
solo avuto la accortezza di rimuovere tutti i meccanismi al suo interno per evitarne una usura inutile, visto che il cavo conta km ormai non era più utilizzato.

TELAIO

Un’altra modifica necessaria per il comfort di marcia è il prolungamento delle pedane di appoggio per i piedi.

Quelle di serie sono adeguate per una moto da enduro e per una posizione di guida prevalentemente da seduti, ma secondo me se ci si deve stare parecchie ore in moto, spesso in piedi, sono troppo piccole.
Per allungarle e allargarle un po’ è sufficiente andare da un meccanico di moto che abbia qualche vecchio telaio di moto enduro di qualsiasi tipo e con una mola tagliare la parte a U delle pedane per poi saldarle alle nostre pedane originali, ottenendo così delle pedane antiscivolo molto più lunghe e volendo anche più larghe delle originali.
Una cosa che manca nella fornitura di serie di queste moto, eccetto che per i modelli rally, è una buona piastra paramotore.

Ne ho realizzata una con una foglio di duralluminio trovato per caso in un autodemolitore (ndr il Duralluminio e’ una lega di alluminio ma con caratteristiche di durezza molto piu’ elevate, e’ molto costoso e usato prevalentemente in areonautica se avete qualche demolitore di aerei (basi nato) dalle vostre parte magari ne trovate, attenzione e’ molto piu’ difficile da lavorare rispetto all’alluminio e anche piegarlo puo’ risultare difficoltoso).
Per il fissaggio non dovreste avere problemi, gli attacchi che trovate sul telaio per le piccole protezioni di plastica sono adeguati.

 

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